Molti sono i fattori che possono influire sull’assegnazione di un campionato del mondo di F1. Esistono elementi imponderabili, come safety car, incidenti, condizioni atmosferiche o altri eventi che possono alterare un piano stabilito a tavolino. Poi ci sono fattori più controllabili, come le rotazioni degli elementi delle Power Unit o delle trasmissioni, anche se pure questi possono essere influenzati dal caso. Ma possiamo considerare una rottura come qualcosa di inevitabile? No, se parliamo di Formula 1, uno sport altamente specializzato, in cui determinati eventi non accadono per caso.
Da anni, nella massima categoria del motorsport, esiste un sistema di contingentamento delle Power Unit e delle trasmissioni, ovvero dei componenti che le costituiscono. Di seguito, uno schema riassuntivo generico per il 2024.
ICE | Turbo | MGU-H | MGU-K | Batterie | Centralina | Scarico | Cambio | Scatola Cambio |
4 | 4 | 4 | 4 | 2 | 2 | 8 | 4 | 4 |

F1, Max Verstappen e il rischio di dover montare una nuova power unit
Chi non è messo bene in termini di componenti già utilizzati è Max Verstappen. L’olandese ha perso un motore a combustione interna (ICE) al Gran Premio del Canada, quando alcuni problemi elettrici hanno compromesso l’unità endotermica, costringendo Red Bull a introdurne un quinto in Belgio. In quella gara, Max non è riuscito a replicare il dominio dell’anno scorso e si è fermato ai piedi del podio.
Dopo Spa-Francorchamps sono state disputate altre sette gare e ne mancano ancora quattro alla fine del campionato, con due Sprint Race ancora da correre. Queste sessioni, che includono ulteriori qualifiche, richiedono il massimo sforzo del motore, senza possibilità di risparmiarsi.
In questo contesto, è probabile che Max debba montare una nuova unità endotermica, con una penalità che potrebbe variare dalle dieci posizioni a una sanzione più severa, nel caso di sostituzioni aggiuntive nella Power Unit Honda. Red Bull: Max Verstappen verso una penalizzazione in Brasile?
Durante le prove libere del Gran Premio del Messico, Verstappen ha avuto problemi alla Power Unit. In FP1 si è verificata una prima défaillance, che è stata gestita senza esito positivo nella seconda sessione. L’unità usata venerdì non sarebbe stata utilizzata in gara, ma è servita per i test. La rottura di questo componente, già molto usato, è un’altra difficoltà che Red Bull deve affrontare.
Probabilmente, già in Brasile sarà necessario introdurre una nuova unità di potenza, comportando un arretramento in griglia. Tuttavia, molto dipenderà dalla strategia del team di Milton Keynes: se verrà cambiata solo la parte endotermica, la penalità potrebbe essere più gestibile; diverso il discorso se dovessero essere sostituiti anche altri componenti della Power Unit Honda.
In quel caso, i problemi sarebbero ben più significativi, poiché, a differenza degli anni scorsi, Red Bull non gode più di un dominio che le permette di rimontare facilmente dal fondo della griglia grazie all‘extra boost di una Power Unit nuova di zecca.

F1, anche McLaren rischia. E Ferrari?
La situazione della McLaren appare leggermente migliore, ma non abbastanza da lasciare Lando Norris tranquillo: il rivale più accreditato per interrompere il dominio del campione in carica ha già utilizzato il numero massimo consentito di componenti ICE, e anche per lui la penalità in griglia potrebbe essere un’opzione da affrontare.
Da questo momento in poi, le penalità in griglia diventano un fattore cruciale nella lotta al titolo. Sarà essenziale scegliere con attenzione su quale circuito effettuare eventuali sostituzioni. E la sensazione è che Interlagos sia il teatro più adatto da qui a fine stagione.
In questo scenario, potrebbe essere proprio la Ferrari ad approfittarne, anche se Charles Leclerc, in particolare, ha da tempo iniziato a gestire con cautela la sua unità endotermica, avendo introdotto il terzo ICE già a Imola. Anche per questo motivo si spiega il lift and coast imposto al monegasco nell’ultimo Gran Premio del Messico. Insomma, c’è un nemico immateriale che si chiama affidabilità, e che potrebbe pesantemente influenzare le sorti sia del campionato piloti che di quello costruttori.
Crediti foto: Honda Global, Oracle Red Bull Racing, McLaren F1