Nel cuore delle Ardenne, il tracciato di Spa-Francorchamps continua a rappresentare non solo una sfida tecnica e sportiva tra le più affascinanti del motorsport, ma anche un palcoscenico su cui la Ferrari ha scritto pagine immortali della propria storia. Dai successi storici degli anni Cinquanta fino alle più recenti performance con la 499P, il legame tra il Cavallino Rampante e la pista belga è fatto di epica, velocità e mito.
Con i suoi 7.004 chilometri e 19 curve, Spa è un circuito che non perdona. Tra curve iconiche come Eau Rouge-Raidillon, velocissimi rettilinei e variazioni altimetriche che mettono a dura prova anche i migliori assetti, è terreno di conquista solo per i più grandi. Non a caso, è proprio qui che la Ferrari ha raccolto successi che hanno segnato ere diverse del motorsport mondiale.
Dal 1949 al dominio anni ’70
Il primo acuto risale al 1949, quando Luigi Chinetti e Jean Lucas portarono alla vittoria la Ferrari 166 MM nella leggendaria 24 Ore di Spa, regalando al Cavallino la prima affermazione assoluta in terra belga. Solo quattro anni più tardi, nel 1953, un giovane Olivier Gendebien, destinato a diventare leggenda a Le Mans, vinse la Coupe de Spa sulla distanza dei 1000 km, sempre con la 166 MM.
Ma è il 1972 a entrare con forza negli annali della Scuderia. In quell’anno, Ferrari dominò il Mondiale Marche con la 312 PB, conquistando anche il titolo iridato. A Spa, Arturo Merzario e Brian Redman tagliarono per primi il traguardo, seguiti dai compagni di squadra Jacky Ickx e Clay Regazzoni. Una doppietta da sogno, coronata da una storica tripletta in qualifica.
La nuova era
Con il ritorno ufficiale di Ferrari nell’endurance, la 499P si è subito imposta come una delle protagoniste della classe regina del FIA WEC. Nella 6 Ore di Spa 2024, l’equipaggio numero 50 formato da Fuoco-Molina-Nielsen ha conquistato il terzo posto, bissando il podio già ottenuto nel 2023 dal trio Pier Guidi-Calado-Giovinazzi.
A sottolineare la crescente competitività della vettura, anche il podio della numero 83 di AF Corse, giunta terza tra i team indipendenti. Prestazioni importanti che testimoniano l’affidabilità e la velocità del prototipo di Maranello su uno dei tracciati più selettivi del mondiale.
GTE e GT3: una presenza costante
Il palmarès Ferrari a Spa si estende anche alle classi GT. Dal 2012, la collaborazione con AF Corse ha prodotto 14 vittorie di classe nella 6 Ore, confermando la solidità della piattaforma GT di Maranello. L’ultima affermazione è datata 2023, quando la 488 GTE guidata da Lilou Wadoux, Alessio Rovera e Louis-Perez Companc ha trionfato in LMGTE Am.
Nel 2024, il miglior risultato per le nuove 296 LMGT3 è stato il quinto posto dell’equipaggio numero 54 formato da Davide Rigon, Thomas Flohr e Francesco Castellacci, a testimonianza di una stagione di transizione ma già ricca di spunti tecnici.
Ferrari e Spa, un destino incrociato
Nel motorsport ci sono tracciati che diventano sinonimo di identità per le scuderie. Spa-Francorchamps è, per Ferrari, uno di questi luoghi sacri. Un terreno di conquista e celebrazione, ma anche banco di prova costante. E mentre il futuro dell’endurance si costruisce, la Rossa continua a lasciare il proprio segno. Riflettori puntati sul loro prossimo incontro dell’11 maggio.
Foto Credit Ferrari Media Centre