La monoposto di Woking continua a dettare legge nel campionato mondiale grazie a una filosofia progettuale che ha affinato l’approccio all’integrazione dei sistemi. La MCL39 rappresenta un capolavoro di ingegneria in cui ogni componente dialoga perfettamente con gli altri, creando una sorta di ecosistema tecnico di rara efficacia.
McLaren MCL39 – La rivoluzione del sistema sospensivo anteriore
Il cuore pulsante delle prestazioni della McLaren risiede in una configurazione sospensiva anteriore che arriva all’apice dello sviluppo di questa generazione di vetture. L’architettura prevede un braccio oscillante inferiore disconnesso dal mozzo, soluzione che permette un controllo millimetrico della geometria durante le fasi più critiche della guida e soprattutto consente di avere un sistema di dissipazione del calore dei freni così efficace da produrre evidenti benefici in altre aree.
Questa innovazione, difatti, si rivela decisiva nella gestione termica degli pneumatici anteriori, aspetto che da sempre rappresenta uno dei principali grattacapi per i progettisti. La sfida consiste nel raggiungere rapidamente la temperatura operativa ottimale delle gomme, mantenendole poi in quella finestra senza provocare degrado termico.
La McLaren ha risolto questo dilemma attraverso un sistema di canalizzazione dell’aria estremamente raffinato che sfrutta i condotti frenanti e i cerchioni per direzionare i flussi con precisione chirurgica. Il risultato è una stabilità termica che consente alla vettura di mantenere prestazioni costanti per tutta la durata dello stint.

L’innovativo meccanismo anti-dive
L’elemento più distintivo della MCL39 è rappresentato dal sistema anti-dive anteriore, caratterizzato da parametri estremi che permettono un assetto particolarmente aggressivo. La monoposto può correre con un’altezza da terra all’avantreno ridotta senza compromettere l’equilibrio generale della vettura.
Questo vantaggio si traduce in benefici aerodinamici significativi, specialmente nei circuiti che richiedono un compromesso tra efficienza in rettilineo e carico nelle curve lente. La capacità di limitare l’innalzamento del retrotreno durante le frenate permette alla McLaren di mantenere una piattaforma aerodinamica stabile in una gamma di velocità più ampia rispetto alla concorrenza.
L’aggiornamento di Montreal: un pacchetto che amplifica l’efficacia della McLaren MCL39
Il debutto dell’ala anteriore di nuova concezione al Gran Premio del Canada ha segnato un punto di svolta nella stagione della McLaren. L’introduzione definitiva in Austria ha confermato l’efficacia di una soluzione che ha richiesto modifiche complementari su diversi fronti.
Neil Houldey, direttore tecnico dell’ingegneria, ha chiarito l’approccio olistico adottato dal team: “L’aggiornamento rappresenta una combinazione integrata di sistemi aerodinamici front-end. Le modifiche alle sospensioni sono intrinsecamente legate all’ala anteriore testata in Canada, formando un pacchetto combinato indivisibile“.
La nuova ala presenta una geometria completamente rivista degli elementi principali, con una piastra terminale riprogettata per massimizzare il deflusso dell’aria attorno allo pneumatico anteriore. L’implementazione delle cosiddette “code di sirena” genera vortici mirati che accelerano l’outwash, migliorando l’efficienza aerodinamica complessiva.

Carenature sospensive: l’arte del condizionamento dei flussi
Le carenature delle sospensioni anteriori hanno subito una completa rivisitazione, con gli involucri in fibra di carbonio che avvolgono i bracci delle sospensioni completamente riprogettati. L’obiettivo è stato quello di ottimizzare il condizionamento dei flussi per massimizzare le prestazioni aerodinamiche.
I nuovi dispositivi aerodinamici sulla parte anteriore sono stati sviluppati specificamente per sfruttare appieno i miglioramenti nel condizionamento del flusso, creando un effetto sinergico che amplifica i benefici dell’intero pacchetto di aggiornamenti.
Il sistema di raffreddamento freni: complessità nascosta
Uno degli aspetti più sofisticati della MCL39 risiede nel sistema di raffreddamento dei freni, elemento cruciale per il controllo termico degli pneumatici. Sotto il tamburo esterno standardizzato, comune a tutte le vetture per regolamento, si cela un ulteriore scudo interno di progettazione McLaren.
Questo componente presenta pannelli regolabili che possono esporre o schermare maggiormente i freni secondo le esigenze specifiche del circuito. Il percorso interno dell’aria di raffreddamento raggiunge livelli di complessità estrema, con canalizzazioni studiate per ottimizzare ogni singolo flusso.
Le pareti di tenuta tra i due tamburi controllano meticolosamente la propagazione del calore, mentre i percorsi di raffreddamento interni seguono geometrie elaborate per massimizzare l’efficienza termica. Questa sofisticazione tecnica si è rivelata determinante per i successi ottenuti in Austria e Gran Bretagna, gare con temperature molto diverse tra loro, a conferma che il progetto permette si avere una grandissima versatilità.
I risultati in pista: la conferma dell’efficacia
La dominanza McLaren nei Gran Premi d’Austria e Gran Bretagna ha rappresentato la conferma più eloquente dell’efficacia del pacchetto di aggiornamenti. I margini ottenuti dalla MCL39 sono stati i più ampi dell’intera stagione, dimostrando come l’integrazione tra sistemi meccanici e aerodinamici possa fare la differenza nel motorsport moderno.
Il Team Principal Andrea Stella ha attribuito una parte significativa di questi successi proprio agli aggiornamenti dell’avantreno, sottolineando come la filosofia progettuale integrata della McLaren stia dando i suoi frutti più maturi. La capacità di far dialogare perfettamente ogni componente della vettura rappresenta oggi il vero vantaggio competitivo nel circus della Formula 1.
Crediti foto: McLaren F1
Illustrazioni: Chiara Avanzo
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