La Formula Uno non ha tempo e non dà tempo. Un giorno sei un fenomeno assoluto, l’altro sei uno dei tanti. In tre anni la parabola di Lewis Hamilton ha conosciuto un tasso di decrescita clamoroso. Le sue difficoltà sono lo specchio di quelle che vive la Mercedes che in altrettanti campionati, contraddistinti dalle auto “next gen”, sembra non averci capito un tubo. Scende Lewis, sale Max Verstappen. Alternanza normale in uno sport che non vuole troppe star, specie negli ultimi 20 anni.
Quella di Hamilton è vera decadenza o sconta solo la crisi della sua squadra? Sicuramente, in Ferrari, ritengono il sette volte iridato un pilota ancora in grado di dare tanto e per questo lo hanno rincorso e ingaggiato offrendogli un mega contratto, sia in termini di durata che nella qualità dello stipendio garantito.
Lewis Hamilton: c’è chi lo vede a fine percorso
Dopo un 2022 difficile e in cui il pilota è servito alla scuderia per tirare fuori la W13 da problematiche impreviste e fortemente limitanti, il 2023 è stato un anno in cui non c’è stata partita: Russell è stato battuto in scioltezza allontanando quelle voci che volevano il campione in fase calante. Nel 2024 la musica è tornata a cambiare e s’è fatta nuovamente cupa. Due gare in cui George ha battuto Lewis sia in qualifica che sotto la bandiera a scacchi.

Basta così poco per decretare sentenze in chiave 2025? Per qualcuno sì. “Sarà dura per Lewis. Lui e Charles sono due piloti straordinari, veloci, soprattutto nelle sessioni di qualifica. Charles è sempre al top, ha ottenuto molte pole position. Si è integrato nella squadra da qualche anno, quindi non sarà facile batterlo”. Pensiero rispettabile e anche condivisibile per come è stato argomentato quello espresso da Giancarlo Fisichella, uno che le cose rosse le conosce bene.
Come fare per mettersi sullo stesso piano operativo di Leclerc? “Penso che debba essere molto concentrato, passare molto tempo in fabbrica, a Maranello, con i meccanici. In ogni caso, per Lewis, sarà facile entrare in squadra perché l’atmosfera in Ferrari è fantastica e le persone sono molto gentili, quindi ti senti subito in famiglia”.
Meno concessivo e più tagliente è stato Ralf Schumacher che vede quella Hamilton-Ferrari un’operazione con poca sostanza tecnica: “Sicuramente porterà la sua esperienza e le sue intuizioni, ma penso che la Ferrari sia già sulla buona strada. Hamilton non sarà in grado di contribuire molto”.

“Hamilton – ha spiegato Schumacher Jr a formel1.de – è un sette volte campione del mondo, un pilota fantastico, ma non penso che abbia le qualità di Verstappen. Non penso che sia costante come lui: non può eliminare quel decimo in più a ogni costo”.
Forse la vera sfida di Hamilton non è stata accettare il rosso dicendo addio a una Mercedes in fase calante, probabilmente l’opera più ardua sarà quella di zittire uccelli di sventura e profeti del disastro. Non sarà semplice, ma certi pareri avversi sono stimolo e linfa per un uomo che si sente ancora iper competitivo.
Crediti foto: Mercedes AMG Petronas F1 Team