Il GP di Monaco si è concluso con la vittoria di Lando Norris alla guida di McLaren, davanti a Charles Leclerc e Oscar Piastri. La vittoria del #4 del team di Woking, è arrivata dopo un periodo di magra, fase in cui ad avere la meglio alla guida della MCL39 è stato il suo compagno di squadra.
E in Formula 1 si sa, le opinioni cambiano dal giorno alla notte e quando perdi sono subito pronti ad attaccarti. Nel GP di domenica scorsa, Lando Norris è come se fosse rinato, tornando a guidare in maniera egregia. Nelle gare scorse, ha mostrato qualche difficoltà di adattamento con la vettura, principalmente nella giornata del sabato.
A Monte Carlo, invece, nelle sessioni di qualifica è stato impressionante. Una guida impeccabile, tramite la quale a conquistare la pole in 1’09″954 e registrando il record della pista. Un risultato che gli ha consentito di vincere la gara, restando costantemente davanti a tutti per quasi tutti i 78 giri.
Non è mancata però qualche sbavatura. Lo possiamo notare alla partenza con un errore di bloccaggio gomme e poi con qualche imperfezione nel tentativo di mantenere dietro Leclerc, invocando l’intervento del compagno di squadra.
Domenica scorsa è arrivata la prima vittoria sul circuito del principato per Lando Norris e trionfare a Monaco ha tutto un altro sapore. Salire sul gradino più alto del podio farà sicuramente bene al suo umore, visto e considerando che come driver, è solito perdersi in un circolo di pensieri che incidono negativamente sul suo rendimento.
Ed infatti nelle interviste post gara lo ha fatto notare anche Andrea Stella – Team Principal McLaren – dichiarando come Lando, quando mostra sicurezza e lucidità, ponendo l’attenzione solo su ciò che sta affrontando, riesce a dimostrare il suo reale valore.

Norris elogiato da Hill: la rinascita dopo le critiche e il confronto con Piastri
Anche Damon Hill, ex campione del mondo di Formula 1, ha commentato di recente l’andamento di Lando Norris nel GP di Monaco, mettendolo in confronto con Oscar Piastri. Nel podcast Chequered Flag della BBC, Hill ha analizzato i momenti di difficoltà del pilota McLaren e la sua recente rinascita in pista.
“Credo che Lando abbia fatto un po’ di introspezione” ha spiegato Hill. “Anche io, come altri commentatori, ero critico nei suoi confronti. Abbiamo visto qualche segno di debolezza, una fragilità apparente”.
E aggiunge: “Sono convinto che sia stato colto di sorpresa dal modo in cui Oscar si è presentato, combattendo con grande determinazione e mettendo in discussione non solo il talento indiscusso di Lando, ma anche il suo ruolo nel team e nello sport stesso”.
Ma non è tutto e continua analizzando la prestazione dell’inglese elogiando le sue performance: “Lo scorso weekend, però, Lando ha messo le cose in chiaro. Ha mostrato cosa è capace di fare con una prestazione praticamente perfetta. Battere Charles Leclerc per un decimo di secondo potrebbe sembrare poco, ma in realtà rappresenta un margine significativo”.
E conclude: “Per Oscar, la differenza con Lando è stata di pochi centesimi. Le distanze sono minime e sarà una sfida mentale continua. Alla fine, tutto dipenderà da quale pilota sarà al massimo della forma gara dopo gara. La stagione è ancora lunga e il confronto si farà sempre più intenso”.
Il buon rendimento dell’australiano è confermato anche da Andrea Stella, che spiega che Oscar Piastri ha mostrato ottima velocità in alcuni momenti, ma con meno costanza rispetto al 2024. Ha avuto difficoltà soprattutto a bassa velocità, il che ha inciso sulle qualifiche, rallentando il suo adattamento e impedendogli di esprimere tutto il potenziale. Tuttavia, ha saputo rimanere competitivo e costante, qualità fondamentali per lottare nel campionato.
Norris tra talento e fragilità: il confronto mentale con Piastri e la sfida tecnica che attende McLaren
Per riprendere il paragone tra Norris e Piastri, qualcosa da dire c’è. Perché se è vero che Lando è un pilota talentuoso (e Monaco ne è la conferma) è pur vero che emotivamente è debole (permettete il termine): piuttosto che concentrarsi e mantenere salda l’attenzione, si perde in innumerevoli paranoie.
Ma non è tutto. In quanto, se prendiamo in esempio la gara di Miami, Norris ci mostra come debba ancora imparare a conoscere gli avversari. E soprattutto, come non abbia ancora imparato che la gara non si decide alla prima curva.
Nel duello corpo a corpo, nel circuito che circonda l’Hard Rock Stadium, ci ha mostrato quanto appena descritto, a differenza invece di Piastri, che sembra aver studiato la mossa, portando a casa il sorpasso alla prima occasione.
A Barcellona, per il GP di Spagna, la situazione sarà completamente diversa dal GP di Monaco. Con la nuova direttiva tecnica in merito alla flessione, tutti i team sono costretti a cambiare la loro impostazione alle ali anteriori, che non potranno più flettere.
Cambieranno i valori? Probabilmente no, ma è pur vero che se qualche top team dovesse trovarsi in difficoltà, potrebbe significare che ha sfruttato al limite il regolamento, o qualche zona grigia di esso. Il condizionale è d’obbligo, in quanto nessuno potrà avere la certezza.
Sarà il caso di McLaren? Staremo a vedere. Ed una domanda sorge spontanea: con la modifica da attuare, chi avrà la meglio tra Norris e Piastri?
Crediti foto: Formula 1, McLaren