The last dance

Dopo l'ennesimo weekend deludente l'esperienza di Sergio Perez in Red Bull si avvia alla chiusura. Per il messicano non c'è futuro in F1

La sensazione che la storia tra Sergio Perez e la Red Bull sia finita è forte. Se il Gran Premio del Belgio doveva essere l’esame di riparazione, la prova non è stata superata. Dopo una qualifica incoraggiante, addirittura al di sopra delle più rosee aspettative, Checo si è smarrito: ottavo posto finale con promozione in P7 per la squalifica di George Russell

Ma quel che è stato quasi agghiacciante è il passo gara mostrato dal messicano che non ha mai acceso le gomme ed è impazzito in pit stop senza costrutto che denunciano anche una fase di stanchezza di Hanna Schmitz, guru della tattica del motorsport. Quando non si può contare su un mezzo dominante anche i fuoriclasse non riescono a fare la differenza.

Perez era sotto esame. L’aveva detto Christian Horner, lo aveva confermato Helmut Marko, il suo grande nemico interno, prima che il Circus sbarcasse in Belgio. Dopo i 44 giri del GP di Spa-Francorchamps le cose per Checo si sono messe male. Servus TV è l’arena dalla quale Marko lancia i suoi strali. E ieri ha fatto nuovamente uso di quel canale privilegiato per affondare il suo dipendente.  

Red Bull Perez
Helmut Marko arringa Sergio Perez

Sergio aveva l’opportunità di ottenere un buon risultato partendo dal secondo posto, ma purtroppo non è stato così. È crollato completamente, soprattutto nell’ultimo stint. Ciò che sembrava positivo in qualifica, non si è concretizzato in gara. Naturalmente non è certo quello che ci aspettavamo”. Parole inequivocabili accompagnate da espressioni severe. 

Sergio Perez – Red Bull: una storia al capolinea

Oltre a queste esternazioni che pesano come una lastra di granito, Spa ha offerto altri segnali inquietanti per il futuro imminente del pilota di Guadalajara. Al termine della gara, senza celarsi agli sguardi indiscreti delle telecamere, Laurent Mekies, Christian Horner e Daniel Ricciardo hanno parlato in maniera piuttosto fitta (veasi video in basso).

Viene da sé pensare che l’australiano sia prossimo a volare a Milton Keynes a fare il sedile per prendersi la RB20 già a Zandvoort, la gara che l’anno scorso gli costò un infortunio che lo tenne fuori per diverse settimane.

Quindi Perez retrocesso in Visa Cash App? Macché! Il posto di “Honey Badger” potrebbe essere occupato da Liam Lawson con Sergio a fare la riserva, l’uomo immagine e il pensionato di lusso. Che finaccia, hombre. Ma te la sari meritata.  

L’immagine in cui si vedono Daniel Ricciardo e Max Verstappen volare insieme in elicottero via dal circuito belga tra mille sorrisi racconta più di cento parole e tante analisi. Perez ormai è marginalizzato nel suo stesso team. Marko ha gettato la maschera, Chris Horner ha smesso di difendere quello che una volta era il suo pupillo e ha praticamente aperto a Ricciardo che, è bene ricordarlo, è stato riportato nell’ecosistema Red Bull proprio dal team principal

Notizie certe ed ufficiali non ve ne sono ancora, ma di sicuro saremmo tutti molto sorpresi se alla ripresa delle attività, a fine agosto, a Zandvoort, si dovesse presentare in veste di pilota titolare della Red Bull Sergio Perez e non Daniel Ricciardo.


Crediti foto: Oracle Red Bull Racing

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