Sergio Pérez sta per ritornare in F1 dopo un anno di pausa forzata nel 2025, successivo all’addio a Red Bull alla fine della stagione 2024. Il pilota messicano, in questi momenti in pista a Imola per Cadillac su una Ferrari SF-23 total black, ha conquistato 6 vittorie e conta su un palmarès ricco di podi.
Ha raggiunto il podio con ogni squadra per cui ha corso, inclusi Sauber, Force India, Racing Point e Red Bull, tranne che con McLaren, dove la sua esperienza è stata più breve e meno fruttuosa. Questo ritorno segna un nuovo capitolo per Pérez, che a quasi 36 anni vede in Cadillac l’opportunità di continuare a competere ai vertici.
Pérez è immerso nelle attività preparatorie del team americano. Ha visitato la base di Charlotte e ha trascorso tempo nel simulatore della General Motors per affinare le sue abilità. Guiderà una Ferrari SF-23 nera sul circuito di Imola per un test di due giorni, il suo primo contatto con una monoposto di F1 dal finale di stagione 2024 ad Abu Dhabi. Il messicano ebbe un breve trascorso a Maranello, come pilota della Ferrari Driver Academy.
Oltre a mantenere la forma fisica, il test serve a rafforzare il legame con gli ingegneri e i meccanici del team. Sergio Pérez ha commentato con umorismo, in un’intervista a Reuters: “Sono curioso di scoprire quanti giri farà il mio collo prima di distruggersi”, alludendo alla sfida fisica del ritorno. Ha poi aggiunto: “È un’opportunità per incontrarsi con gli ingegneri, i meccanici, iniziare a lavorare insieme, iniziare a parlare la stessa lingua”. Queste sessioni sono cruciali per allineare il feedback di Pérez con lo sviluppo della vettura.

Obiettivo n°1: il podio, parola di Sergio Pérez
Pérez è ottimista riguardo al potenziale di Cadillac per un podio nel prossimo futuro. Ha dichiarato: “Sì, lo penso. Ci credo davvero… Ho raggiunto il podio con tutte le squadre per cui ho corso, tranne McLaren. Penso che inizieremo dal fondo, progredendo passo dopo passo. Ma in definitiva, nel prossimo futuro, il podio è un obiettivo. Non importa chi ci arrivi, purché sia Cadillac”.
Riconosce che il debutto potrebbe posizionare la squadra in fondo alla griglia, ma sottolinea l’impegno per uno sviluppo rapido. Checo ha elogiato la solidità finanziaria di Cadillac, contrapposta alle difficoltà storiche delle nuove entranti: “Normalmente, le nuove squadre arrivate in passato hanno sempre lottato finanziariamente, e questa è una squadra che arriva sul serio e che arriva per fare le cose nel modo migliore e per vincere. Cadillac è qui per grandi cose”. L’ambizione è di centrare podi immediate, nonostante le sfide difficili da affrontare.

Cadillac: prospettive a lungo termine
Cadillac sarà il primo nuovo team in F1 da un decennio, dopo la Haas, un’altra scuderia americana che in 10 stagioni non è stata una presenza ai vertici. Tuttavia, l’ingresso di Cadillac coincide con una nuova era regolamentare, con monoposto più piccole e leggere e una power unit innovativa, che teoricamente livella il campo di gioco.
Pérez rimane focalizzato sul potenziale a lungo termine: “Non importa da dove partiamo, ma quanto velocemente saremo in grado di sviluppare e di progredire. Come il team lavora weekend dopo weekend”. La squadra punta a un impatto significativo fin dal primo anno, sfruttando le risorse di General Motors per accelerare lo sviluppo e competere per posizioni di vertice.
Il ritorno di Sergio Pérez con Cadillac rappresenta non solo un’opportunità personale per il messicano di estendere il suo record di podi, ma anche il lancio di un progetto ambizioso che mira a ridefinire l’ingresso delle squadre americane in F1. Con una preparazione meticolosa, una line-up esperta e risorse illimitate, Cadillac è posizionata per trasformare le aspettative in risultati concreti. Pérez, motivato e fiducioso, vede nel team la piattaforma ideale per nuovi successi, puntando a podi che celebrino l’ascesa della scuderia americana.
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Crediti foto: Getty Images, Ferrari





