Ricordate l’auspicio di papà Antonio Perez sulla possibilità del figlio Sergio di diventare campione del mondo di Formula 1? Beh, la storia ha dimostrato che quel sogno è stato riposto in un cassetto, poi blindato in una cassaforte di massima sicurezza e infine tombato in una struttura di cemento armato sotterrata a mille metri di profondità.
L’immagine rende bene l’idea di quale fosse stata la castroneria proferita da papà Antonio; uno slancio d’amore – lecito e comprensibile – per il pargolo. All’epoca, queste parole fecero sorridere e lo ribadivo in uno scritto pubblicato ieri (leggi qui) che, purtroppo, ha fatto scaturire insulti accompagnati dalla solita pennellata di razzismo che caratterizza, ahimè, questo paese e della quale non dovremmo mai smettere di indignarci.
Fatto questo doveroso preambolo – poiché anche un sito che si occupa di motorsport deve sollevare certe questioni etiche e sociali – passiamo ai fatti. A margine del siluramento di Sergio – perché di tale si è trattato, altro che addio condiviso – è proprio Antonio a spiegare che la storia di Checo con la Formula 1 si è forse chiusa per sempre.

Sergio Perez tra famiglia e scelte relative al futuro
“Che si concentri e si goda la sua famiglia. Nuove tappe stanno arrivando, per divertirsi. In questo momento non c’è nient’altro davanti a noi; dobbiamo conviverci, gestirlo e godercelo. Al momento, quello che Checo deve fare è concentrarsi sul godersi la sua famiglia. Sono stati molti anni quelli in F1, molti sacrifici, e questo doveva finire un giorno, e quel giorno è oggi“, ha detto Perez senior a N+Foro.
Parole che raccontano di una fase di transito. Per il 2025 non c’è nessuna possibilità che Perez possa rientrare in un team competitivo, ma qualche prospettiva potrebbe invece aprirsi per la stagione successiva. Nei giorni scorsi, dalla Spagna, erano rimbalzate le solite congetture automatiche su un presunto interesse di Cadillac per le prestazioni del messicano.
Risulta però difficile immaginare che un team nuovo possa puntare su un pilota fuori dalla griglia, che dovrebbe anche adattarsi alle vetture di nuova generazione. Al di là di questo, la grande esperienza di Perez potrebbe tornare utile in altre serie, come la Formula E o l’Endurance, una categoria ultra competitiva, in grandissima ascesa e dal prestigio non certo inferiore alla Formula 1.

Perez avrà tempo per valutare tutte le opzioni sul tavolo, visto che nel 2025 sarà un Ambasciatore della Red Bull. Un ruolo che sicuramente non porterà via troppo tempo e che non sarà incompatibile con le interlocuzioni che avrà con eventuali soggetti interessati alle sue prestazioni sportive.
L’augurio è che Checo possa trovare una collocazione in una categoria nella quale possa esaltarsi, mostrando prestazioni migliori di quelle offerte negli ultimi anni.
Crediti foto: Oracle Red Bull Racing