Senna Day – <<I brasiliani lo hanno amato più di Pelé. Per loro era un simbolo di riscossa contro le ingiurie e le miserie della vita. Un angelo che regalava gioie ed emozioni. Che rischiava, combatteva e vinceva>>. Da appassionato di calcio, questa frase pronunciata da Ughetta Lanari nella puntata di ‘Sfide’ del 20 aprile 2003 (registrata su vhs) mi incuriosì molto.
Sapevo abbastanza cose di lui, ma quelle parole mi spinsero poi a informarmi ulteriormente, ad esempio a conservare articoli di quotidiani e riviste che lo raccontavano. Il rapporto del sottoscritto con il ‘pallone’: sempre in quella puntata del programma (“Un nuovo modo di vedere lo sport”, scrisse qualche anno fa il Guerin Sportivo) ideato da Simona Ercolani rimasi affascinato da un altro aspetto del suo rapporto con la gente del suo Paese.
Il 22 giugno 1986 conquistò il Gran Premio degli Stati Uniti e dopo aver tagliato il traguardo si fece consegnare una bandiera verdeoro. Galvao Bueno, storico telecronista brasiliano, racconto così quel gesto: <<Quella gara si disputò il giorno successivo all’uscita della nazionale di calcio dai Mondiali. E’come se lui avesse detto al suo popolo ‘Ha perso la Seleçao, ma ho vinto io’>>.

Non sapevo che per il suo ritorno a casa venne effettuata una prima tratta aerea Bologna-Parigi. Ma ero a conoscenza del fatto che, nel volo diretto a San Paolo, il feretro avvolto nella bandiera brasiliana non viaggiò nella stiva, come previsto da regolamenti. Mi colpirono però le parole pronunciate via radio dal comandante a tutti coloro che erano a bordo.
Le riporta Paolo Marcacci nel libro “Senna vs Prost, il duello”: “Sapete, stiamo riportando a casa un amico che per anni abbiamo ospitato con orgoglio nei nostri voli. Lui è qui in mezzo a voi ed è giusto che ne siate messi al corrente, comprese le persone in fondo, in classe economica e che in teoria non potrebbero raggiungere la Business Class. Se desiderate passare a porgergli un saluto, vi permetteremo di farlo”.
Ecco chi sono i grandi campioni: quelli che sanno unire i primi e gli ultimi. Lui lo ha fatto. Ho voluto così Ayrton Senna in occasione del trentesimo anniversario dalla sua scomparsa.
Crediti foto: F1, McLaren
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