In una settimana in cui la Formula 1 non è stata protagonista, a tener alta l’attenzione degli appassionati è stato il team autriaco presente in griglia. Parliamo ovviamente di Red Bull, sulla quale sono state diffuse diverse notizie ricche di ufficialità, indiscrezioni e dichiarazioni di addetti ai lavori.
Il tutto ruota attorno ai piloti, attuali e futuri, partendo dall’eventuale penalità nei confronti di Max Verstappen, che porterebbe ad un giro di sostituzioni. Queste ultime saranno sicuramente occasioni e opportunità, ma anche di verifica per le line-up del 2026.

Red Bull: Verstappen resta la certezza, Tsunoda l’incognita
Unica certezza in casa Red Bull, al momento, si chiama Max Verstappen, che con le sue abilità di guida, riesce a tirar fuori il meglio dalla vettura, regalando spettacolo ma anche la possibilità al team di essere davanti.
Chi invece vacilla, come da diverse stagioni a questa parte, è il secondo pilota. Chi ricopre tale ruolo attualmente è Yuki Tsunoda che, dopo l’ottimo debutto in Racing Bulls, valido per la promozione, non ha saputo replicare quanto fatto precedentemente.
La storia ormai la conosciamo e di certo non possiamo attribuirgli tutte le colpe. E proprio sul pilota nipponico, sono trapelate diverse indiscrezioni inerenti alla sua permanenza alla corte di Christian Horner ed Helmut Marko. Alcune fonti davano certa la promozione di Isack Hadjar, ma a calmare le acque ci pensa il manager austriaco – Marko – che ribadisce in un’intervista a Speedweek: “Tsunoda resterà con noi fino al termine della stagione 2025”.
Se per il mondiale piloti c’è ancora una piccola, piccolissima speranza, ciò che è certo è l’andamento del campionato costruttori, che sarà in linea con la stagione precedente.
“Per quanto riguarda il Mondiale Costruttori, possiamo già considerarlo compromesso” afferma Marko, anche a causa delle difficoltà del secondo pilota. “Yuki Tsunoda, infatti, sta impiegando più tempo del previsto ad adattarsi”.
Helmut Marko, come spesso accade, non risparmia critiche al giovane giapponese: “Nelle ultime tre gare ha raccolto appena un punto e questo non è sufficiente. A Imola ha danneggiato il fondo e altri componenti nuovi, per cui non sta girando con lo stesso materiale a disposizione di Max. Il problema più grande è che, nelle prove libere, spesso è distante solo un decimo da Verstappen, ma in qualifica il distacco si amplia. Quando la pressione sale, fatica a mantenere il passo. Yuki ha bisogno di più tempo per adattarsi e lo avrà. Ci aspettiamo comunque che resti al volante fino a fine stagione”.

Red Bull guarda al futuro: Hadjar in pole per il post-Tsunoda
In un articolo recente, parlavamo di come la costanza sia diventato un punto forte del team Red Bull. Tale elemento, però, è presente sul piano dei tecnici e dei manager, ma altrettanto non possiamo dire sul piano dei piloti.
Ogni anno, infatti, Max deve capire quale driver correrà al suo fianco. E chi lo affiancherà nella stagione 2026? Voci di paddock dicono che Yuki traslocherà in Aston Martin, non per essere titolare ma per ricoprire il ruolo di terzo pilota. Il tutto per il suo legame con Honda.
Al suo posto, fresco di un debutto sorprendente ma soprattutto convincente, potrebbe esserci Isack Hadjar. Il francese classe 2005 è l’unico driver – dopo Max – di cui sono contenti i vertici Red Bull e sarebbero felici di promuoverlo dalla prossima stagione.
L’occasione, però, potrebbe non tardare. Infatti, se Verstappen dovesse commettere un’azione al di fuori della luce della legge, dovrà saltare una gara ed il suo sedile potrebbe essere occupato proprio da Hadjar.
Si parla anche di Lawson in realtà, ma considerando il suo debutto, difficile immaginare che la scelta ricada su di lui. Curioso sarà vedere il suo rendimento e chi tra Isack e Yuki avrà la meglio. È vero che Tsunoda resterà fino al termine della stagione – stando a Marko – ma è pur vero che in Red Bull le cose cambiano rapidamente.

Red Bull pensa al domani: la nuova generazione è già in pista
E in Racing Bulls? La soluzione è nel vivaio Red Bull. Infatti, in Formula 2 c’è un pilota di soli 17 anni che inizia a far parlare di sé: Arvid Lindblad. Attualmente è terzo in classifica ed è reduce dalla vittoria della Future Race di Barcellona. Spinto dalla dirigenza Red Bull, il pilota prossimo alla maggiore età – 18 anni ad Agosto – ha ottenuto la super licenza da parte della FIA.
Tradotto: Lindblad potrà correre in Formula 1 qualora lo scenario squalifica dovesse concretizzarsi. Il che vorrebbe dire anche effettuare una sorta di test, per quel che potrebbe essere la stagione 2026. E Marko già lo elogia, affermando: “Ha appena 17 anni, ma è già un talento straordinario”.
Stagione che vedrebbe quindi Verstappen – Hadjar in Red Bull e Lawson – Lindblad in Racing Bulls, sempre che Max non vada altrove. Per il francese #6 è sì un’occasione, ma lo è ancor di più se consideriamo che dall’anno prossimo ci saranno le nuove monoposto.
Che possa essere segno di una rinascita Red Bull e di avere finalmente due piloti validi in lotta per il costruttori? Basandoci sulla stagione in corso e quelle precedenti, difficile fare tale affermazione, anche perché il team austraico si muove troppo in direzione delle prestazioni di Max. Giustamente, tra l’altro.
Però potrebbe essere il momento giusto per sviluppare una vettura che incontri lo stile di guida di entrambi, anche in vista di ciò che potrebbero essere le prossime stagioni senza Verstappen. Anche se, la monoposto attuale, è già in fase di sviluppo e chi avrà potuto contribuire, è sicuramente ed unicamente l’olandese.
Crediti foto: Oracle Red Bull Racing, Formula 2