Sono tempi strani quelli che vive la Formula 1. Succede che il compleanno di uno dei piloti più rappresentativi del Circus iridato si trasformi in un’occasione per fare business. Non ci credete? Vedere per credere. Molto a malincuore, inseriamo un link esterno, cosa che nel mondo web fa molto comodo al sito citato. Ma questo è un altro discorso che non intendiamo introdurre in questa sede, certi che annoierebbe soltanto il lettore.
In ogni caso ecco come varcare le porte per accedere alle “memorabilia leclerchiane”: clicca qui. Venghino signore e signori…
Oggi è dunque il giorno in cui si festeggia Charles Leclerc, lo sapete un po’ tutti. Cosa si sono inventati quei geni del marketing di Englewood? Hanno scontato 27 prodotti – l’età che compie il campione monegasco – per un tempo limitato. Per la serie: ti faccio gli auguri, ma ci guadagno alla faccia tua. Una “pescata” così spudorata da essere una vera e propria caduta di stile. Poi li chiami americani e s’offendono…
Non ho intenzione di dilungarmi troppo in questo scritto, né di mostrare ancora una volta il mio lato da brontolone convinto e da inguaribile rompiscatole. Intendo solo fare una domanda alla quale potete liberamente non rispondere: vi pare normale che anche un genetliaco – per citare il compianto Riccardo Pazzaglia – debba essere usato per monetizzare? È questa la Formula 1 che ci meritiamo? È questo lo sport che vogliamo?