L’ultimo GP di questa stagione ha visto la McLaren assoluta protagonista ma, tralasciando classifiche e premi, la scena è stata tutta a favore di una sola persona: Lewis Hamilton. Il sette volte campione del mondo, prossimo al passaggio in Ferrari, conclude ufficialmente il suo percorso con Mercedes, scuderia con la quale ha letteralmente fatto la storia della Formula 1. La conclusione della partnership tra la casa della Stella e il pilota britannico ha permesso ai media di ricamare una lunga serie di storie strappalacrime, incentivate da Liberty Media stessa, con tanto di procedura speciale in chiusura del GP di Abu Dhabi.
Lewis Hamilton lascia la Mercedes, non la Formula 1
Tra i numerosi post di saluti della Mercedes, culminati col recente “ultimo viaggio” di Hamilton a Brackley, l’immagine di Lewis a bordo di una vettura cabrio mentre saluta i dipendenti della sede Mercedes, assume un sapore dolce, ma porta con sé una nota di amaro che fa apparire tutto questo come zucchero come del mero aspartame prodotto in laboratorio.
Per carità, Mercedes ha detto addio al suo golden boy quindi, dal loro punto di vista, le lacrime e il marketing (compra il poster LH44 in edizione limitata!) ci sta tutto, ma ciò che si sta vedendo da parte di tutto il panorama del motorsport assume sfumature piuttosto paradossali.
Lewis Hamilton da inizio 2025 sarà ufficialmente un pilota Ferrari, ma da ciò che appare sui social sembra quasi che abbia appeso il casco al chiodo e non lo si vedrà mai più in pista.
Il passaggio in Ferrari come una sentenza di morte alla carriera di Hamilton
Il passaggio di Lewis Hamilton in Ferrari per molti segna la fine della sua carriera. Dopo gli ultimi anni infruttuosi in Mercedes, questa mossa è vista come una sorta di “last dance” in un ambiente più tranquillo, dove non sarà obbligato a inseguire con forza l’ottavo titolo. Piuttosto, potrebbe trattarsi di un’occasione per togliersi lo sfizio di guidare per la scuderia di Maranello, dedicarsi un po’ al marketing e salutare la Formula 1 senza l’ansia di competere ai massimi livelli. Considerando che nel 2025 avrà 40 anni, molti ritengono che Hamilton sia sportivamente già “morto”.
Il “funerale” prematuro di Lewis Hamilton
In questo contesto, l’intero circus della Formula 1 sembra essersi mosso come in un vero e proprio “funerale” alla carriera di Lewis Hamilton, dimenticando che, nonostante tutto, Hamilton è ancora un pilota di Formula 1 e un campione capace di tirare fuori prestazioni eccezionali, anche dai momenti più difficili. Lewis non ha perso il suo talento, ha semplicemente bisogno di ritrovarsi in un contesto nuovamente favorevole, con un progetto dedicato a lui, piuttosto che essere relegato a fare da balia a giovani talenti o raccogliere dati per una monoposto malfunzionante. Hamilton non è un pilota finito: gli serve solo un ambiente dove possa tornare a brillare davvero.
