Nel 2026 la F1 dirà addio alla Sauber, scuderia storica che negli anni ha lanciato diversi piloti che si sono poi resi protagonisti nel circus. Al fine di poter contare su una squadra già da tempo consolidata, Audi non ha esitato ad acquistare la compagine di Hinwil per poter portare a termine l’ambizioso progetto della casa automobilistica tedesca.
É vero, gli ultimi anni di Sauber non sono stati all’altezza dei primi periodi in F1, ma l’intero motorsport deve ringraziare questa squadra e il suo fondatore, Peter Sauber, per l’enorme contributo dato verso lo sviluppo della categoria. Ma quali sono le radici del team svizzero? Ebbene, la risposta vi sorprenderà. Prima dell’esordio in Formula 1 nel 1993, la piccola realtà elvetica si è consolidata nel mondo endurance.
Per prima cosa, però, introduciamo il personaggio Peter Sauber. Nato a Zurigo nel 1943, Peter si forma come elettricista. Tuttavia, la sua vera passione sono i motori e il mondo delle corse. Per questo motivo decide di cimentarsi in una nuova attività imprenditoriale: il venditore di auto. Peter vorrebbe anche partecipare a delle gare, ma in Svizzera le corse in circuito erano all’epoca vietate. Il motivo? Il famoso incidente di Le Mans 1955. Solamente le cronoscalate erano permesse. Da qui comincia la storia della Sauber. Nel 1971 viene prodotto il primo prototipo dal nome Sauber C1.

Gli anni di collaborazione con Mercedes, Ford e Ferrari
Nel 1985, in collaborazione con Mercedes a Le Mans debutta la C8. Nel 1989 arriva poi la vittoria dell’iconica gara endurance. Da una piccola realtà elvetica, la Sauber diventa un team ben consolidato nel motorsport raggiungendo l’apice con la gloriosa vittoria di Le Mans. Il salto in F1 si fa sempre più imminente. Così nel 1993 la Sauber entra ufficialmente a far parte della categoria, sempre in collaborazione con Mercedes.

Le due case passeranno insieme due stagioni per poi separarsi a fine 1994. La Sauber ufficializza un accordo con Ford. Rimane comunque una squadra cliente senza ambizioni troppo eccessive. Nel 1997 la storia cambia quando la Sauber sigla un accordo di partnership con Ferrari. Solo nel 2001 i svizzeri beneficiano dell’accordo con la Scuderia di Maranello, raggiungendo un clamoroso quarto posto in Classifica Costruttori, grazie anche al contributo di un rookie che farà la storia: Kimi Raikkonen.
L’acquisto da parte di BMW
Le prestazioni del finlandese attirano indubbiamente l’interesse di team come McLaren, tanto che quest’ultimi si metteranno d’accordo con gli elvetici per assicurarsi il rookie. Con i soldi guadagnati da questa operazione, Sauber costruisce persino una galleria del vento ancora oggi utilizzata.
Tuttavia, senza Kimi, la Sauber si rende protagonista di una serie di risultati deludenti che fanno indebitare il proprietario a tal punto da essere costretto a vendere. Il gruppo Volkswagen entra allora in gioco, e la squadra correrà sotto il nome di BMW arrivando anche a vincere una gara con Robert Kubica in Canada.

Nemmeno sotto il controllo tedesco la situazione migliora, e la poca pazienza di Volkswagen porta alla cessione al vecchio proprietario, voglioso di ritornare in F1 e di controllare la propria creatura.
Gli anni 10 e 20: il periodo più difficile del team
Con il ritorno di Peter Sauber, il team ritorna a montare motori Ferrari. Questi anni, tuttavia, sono stati i più difficili della loro storia. Nel 2016, con i risultati che stentavano ad arrivare e i debiti nuovamente alti, l’imprenditore svizzero cede Sauber al colosso svedese Tetra Pak. Con Frédéric Vasseur alla guida, Sauber sigla un accordo con Marchionne e dal 2018 correrà con livree e nome Alfa Romeo.

Dal 2024, la scuderia cambia nuovamente colore, stavolta verso un verde già fluorescente e con un nome alquanto complicato. Quest’annata è stata probabilmente la più brutta. Ultimo posto nei costruttori e una serie di risultati deludenti. Nell’ultimo anno di vita, per salutare la F1, è arrivato un clamoroso podio a Silverstone, quasi a celebrare la lunga storia di Sauber, un team che non è passato alla storia per i titoli vinti, bensì per i numerosi talenti lanciati.
I migliori piloti che Sauber ha lanciato nella sua storia
- Heinz-Harald Frentzen
- Kimi Raikkonen
- Felipe Massa
- Sergio Perez
- Charles Leclerc
- Antonio Giovinazzi
In un paddock sempre più dominato da colossi industriali, la Sauber ha rappresentato per oltre trent’anni un’anomalia preziosa: una squadra capace di sopravvivere grazie alla competenza, alla visione e al coraggio di scommettere sui giovani. Non saranno arrivati titoli mondiali, ma ha contribuito silenziosamente e in maniera decisiva alla storia moderna della F1, lanciando dei talenti che si sono resi poi protagonisti.
Con Audi, la struttura continuerà a vivere sotto nuove forme, ma lo spirito di Peter Sauber, la voglia di diventare grande in un mondo dominato da squali, resterà per sempre impresso nel DNA.
Crediti foto: Stake F1 Team Kick Sauber, Scuderia Ferrari HP
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