Carlos Sainz guarda avanti, senza polemiche e senza rimpianti. L’ingresso di Lewis Hamilton in Ferrari, ufficializzato nel febbraio 2024, ha inevitabilmente chiuso ogni possibilità di rinnovo per lo spagnolo, che pure aveva manifestato la volontà di proseguire il percorso al fianco di Charles Leclerc. Eppure, lontano dal risentimento, il madrileno ha scelto un’altra strada: rispondere in pista, firmando la stagione più brillante della sua carriera.
Due vittorie – in Australia (ancora convalescente dopo l’appendicectomia) e in Messico – e altri sette podi hanno consegnato a Sainz un bottino complessivo di nove piazzamenti nella Top 3 su ventiquattro gare. Un ruolino che non solo lo ha messo in vetrina sul mercato, ma che ha contribuito a rendere memorabile il suo congedo dal Cavallino.

“Povero Lewis… Non provo dubbi o rancori”, ha spiegato Sainz a DAZN. “Se fossi stato in lui, sarei andato alla Ferrari ancora prima. È un posto speciale: da sette volte campione del mondo, avrei fatto lo stesso”.
Il pilota spagnolo ha poi rivolto un augurio sincero al futuro compagno di squadra di Leclerc: “Gli auguro tutto il meglio. Sta lavorando con il mio ingegnere Riccardo Adami, a cui sono molto legato, e con altri dei miei meccanici. Spero vada bene”.
Il peso dell’ultima vittoria
Emblematica, in questo senso, l’ultima vittoria della Ferrari targata Sainz, a Città del Messico. Un successo che ha assunto i contorni di un congedo trionfale: l’ultima volta che a Maranello è risuonato l’inno spagnolo, l’ultima gloria che il pubblico ferrarista ha potuto celebrare prima della nuova era con Hamilton. Non a caso, a Monza, i tifosi hanno continuato a tributargli affetto, ricordando proprio quel trionfo.
“È stato speciale vincere in Messico”, ha sottolineato. “Forse la prossima vittoria sarà di Charles, con l’auto giusta può sempre cogliere le occasioni. Ma per me quel successo è stato fondamentale, un momento che resterà inciso nella mia carriera”.

Sainz – Ferrari: un addio senza rimpianti
Il 2024, con le sue nove presenze sul podio, ha restituito un’immagine chiara di Sainz: un pilota capace di sfruttare ogni opportunità, aggressivo nei duelli e solido nella gestione delle gare. Nonostante l’incertezza sul futuro che poi si è concretizzato a Grove, la sua risposta è stata netta.
“La Ferrari è un ottovolante di emozioni”, ha ammesso. “Ma volevo dimostrare a me stesso e agli altri che meritavo di essere qui, che valevo vittorie e podi. Le porte delle squadre vincenti erano chiuse per il 2025, per questo ho voluto sfruttare l’ultima occasione a disposizione. So che un giorno tornerò a lottare per il vertice”.
Con queste parole Sainz archivia definitivamente l’esperienza in rosso, lasciando a Hamilton la scena di Maranello. Senza recriminazioni, ma con la consapevolezza di aver lasciato un segno indelebile nell’ultimo anno di Ferrari.
Crediti foto: Scuderia Ferrari HP, Williams
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