Jos Verstappen, un paio di settimane fa, non le aveva mandate a dire. Dopo il Gran Premio d’Arabia Saudita s’era scagliato contro Christian Horner chiedendone la testa e additandolo come la causa del conflitto interno alla Red Bull. Ne erano seguite polemiche, prese di posizioni e imbarazzi generalizzati. Ora arriva la parziale retromarcia, pratica molto in voga in F1, specie quando in ballo interessi ci sono di un certo rilievo.
“È necessario che ci sia pace nel team”, ha esordito “Jos The Boss”. “Bisogna ritrovare la calma ma, date le circostanze, credo che ci vorrà un po’ di tempo. Non posso dire molto altro al riguardo. Speriamo che possano concentrarsi di nuovo sulle corse, è di questo che si tratta. Ed è importante che Max continui a vincere”.
“La macchina funziona molto bene e tra gli ingegneri e lui non c’è nulla che non vada. Nella maggior parte dei casi Max è capace di isolarsi, ma riceve molte domande al riguardo. Non gli piace, ma fa parte della Formula 1″. Jos si è reso finalmente conto che forzare la mano, alla lunga, avrebbe creato disagi insormontabili per il figlio che non potrà essere impermeabile alle critiche per sempre.
Crediti foto: Oracle Red Bull Racing