Regole 2026: una F1 come un videogame non ce la meritiamo

Le bozze di regolamento sulle PU girate nei giorni scorsi, unite alle norme aerodinamiche al vaglio, rischiano di trasformare la F1 in un grande videogioco arcade

Ieri sono state deliberate alcune novità relative alle power unit di F1 2026. Forse è più corretto dire che sono state specificate le modalità di utilizzo delle stesse perché l’impianto costruttivo, nelle caratteristiche, era già stato impostato tempo fa. Altrimenti Honda non ci avrebbe ripensato e Audi non sarebbe scesa in campo.

Se vogliamo essere ancora più precisi, ciò che si commenterà nelle righe successive è una bozza di regolamento che svela alcune possibili nuove funzionalità del sistema ibrido che dovrebbe supportare ulteriormente la fase di sorpasso. 

Per i tecnicismi vi rimandiamo al sito ufficiale della FIA sul quale è presente la normativa in fase di studio. Fare un copia e incolla noioso, visto peraltro ovunque, renderebbe questo scritto pesante e decentrato.

Volante Mercedes F1
Il “timone” di una F1 contemporanea: il volante multifunzione

F1 2026: push to pass, “override” e altre diavolerie

Pare che la Formula 1 voglia introdurre la modalità “push to pass” con la quale il pilota potrà contare su un extra boost per attaccare. I dettagli sono da definire e l’articolo 5.4.8 si presta all’ulteriore specificazione che dovrà essere introdotta prossimamente.

Nella seconda parte del comma la FIA allude alla modalità “override” tramite la quale il conducente potrà usare potenza aggiuntiva per  fornire un’ulteriore spinta fino a 355 km/h

Questa funzione non sarà sempre disponibile e dipenderà da come il pilota consumerà l’energia nelle fasi di gara. Si introduce, quindi, un altro aspetto strategico e gestionale che rischia di far diventare i gran premi ancora più cervellotici a meno che non si prevedano schermate che diano conto dei livelli di utilizzo dell’energia scaturente dall’ibrido, trasformando la serie in una sorta di videogioco. Processo già ampiamente in corso. 

In parole semplici, come in un videogame, se il pilota abusa dell’override rischia di ficcarsi in una scomodissima condizione di deficit energetico per un certo numero di tornate che serviranno a riportare sul “verde” il sistema (immaginiamo essere questo il colore che indica il carico, rosso per il deficit). 

Solo nello scriverle queste cose sta salendo l’emicrania a grappolo. Anche perché non è finita qua. La F1 deve ancora delineare il quadro regolamentare 2026 in materia aerodinamica. Nella F1 Commission il testo è in fase di scrittura e questo dovrebbe essere consegnato ai tecnici delle squadre, dopo i normali passaggi federali, entro giugno di quest’anno.

L’allocazione della power unit sulla Ferrari SF-23 del 2023

F1 2026: le nuove regole aerodinamiche

Si ricordi che si potrà mettere mano al disegno delle auto dal 1° Gennaio 2025 per evitare che non si sviluppino le monoposto dell’attuale generazione. Per sommi capi, le indicazioni correnti sono quelle che riportano a una Formula Uno che vuole contenere pesi e ingombri aumentando l’efficienza generale.

Le auto attuali possiedono un peso minimo di 798 chilogrammi, una quota ritenuta troppo elevata anche dai piloti. La FIA, in uno slancio piuttosto ottimistico, ritiene di poter imporre una dieta di 50 kg, ma sarà più realistico arrivare a 20. 

Il contenimento dei pesi è una necessità logica: le F1 post 2026 saranno più compatte. La trasmissione dovrebbe avere solo sei marce, il che significa meno ingranaggi e ingombri ridotti. La larghezza delle auto calerà da 200 a 190 centimetri, il passo da 360 a 340 cm o addirittura 330. 

Meno massa porterà a superfici alari più piccole. Si stima che vi sarà un calo compreso tra il 30 e il 40% della downforce. Ma bisogna andarci coi piedi di piombo perché è nota la capacità degli ingegneri di trovare punti di carico compensando le limitazioni in un lasso temporale relativamente piccolo.

In ogni caso l’obiettivo è quello di ridurre ulteriormente il drag anche grazie all’aerodinamica attiva il cui uso non sarebbe più vincolato al distacco da chi precede. Si attiverebbe, in poche parole, in alcuni punti della pista (rettilinei) indipendentemente dall’essere ingaggiati a duello o meno. 

DRS: uno strumento controverso necessario alla F1

Questa soluzione consentirà di sviluppare velocità di punta più elevate che portano ad un delta maggiore alle staccate visto che in curva si procederà più lentamente. Tale elemento, qualora si implementi, potrebbe essere utile per compensare la potenza del push to pass. L’aerodinamica attiva permetterebbe di ricaricare meglio i sistemi ibridi evitando lunghe fasi di gestione, specie in gara.

Si tratta di ipotesi, di concreto non v’è nulla per il momento. Certo è che se le vetture 2026 potranno contare sul DRS così come impostato oggi, abbinato al bottone magico dell’override, allora sì che i sorpassi rischiano di diventare ancora più “plasticosi”. Una F1 che ricorda un videogame di guida arcade proprio non ce la meritiamo.


Crediti foto: F1

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