La Red Bull attraversa uno dei momenti più complessi degli ultimi anni, con Max Verstappen che si trova relegato a 97 lunghezze dal leader del campionato, Oscar Piastri, quando la Formula 1 è entrata nella pausa estiva. Una situazione impensabile fino all’anno scorso, quando l’olandese dominava la scena. Anche se i primi segnali d’allarme erano iniziati a suonare.
Il pilota di Hasselt non nasconde la realtà dei fatti: il monopolio McLaren è ormai consolidato, con i due alfieri di Woking che hanno stravolto gli equilibri del Circus. La RB21 mostra evidenti limiti strutturali che gli ultimi pacchetti di aggiornamenti non sono riusciti a colmare. E con un quadro normativo alle porte non è pensabile – né ammissibile – spendere risorse per mettere in riga un progetto che non è mai stato sui binari giusti.

Red Bull: la crisi di risultati continua
L’ultima apparizione sul podio del quattro volte iridato risale ormai a quattro Gran Premi fa e il nono posto conquistato in Ungheria rappresenta uno dei punti più bassi di una stagione iniziata con ben altre ambizioni. Gli sviluppi tecnici portati dalla squadra di Milton Keynes sotto la supervisione di Pierre Waché (quanto manca Adrian Newey!) non hanno prodotto gli effetti sperati, lasciando il campione in carica in una posizione di rincorsa inedita per lui. Almeno nell’ultimo lustro.
La battaglia per i primi posti vede ora McLaren in una posizione di forza schiacciante, mentre Red Bull fatica persino a tenere il passo di Ferrari e Mercedes, squadre che fino a pochi mesi fa rappresentavano un obiettivo secondario nella strategia della scuderia austriaca.
Max Verstappen pretende concentrazione nonostante tutto
Nonostante le difficoltà evidenti, l’olandese mantiene un approccio pragmatico e costruttivo. Verstappen ha ribadito il proprio impegno con Red Bull, serrando definitivamente le voci che lo vedevano vicino a Mercedes, e ora spinge il team a non arrendersi prematuramente.
“La tentazione di concentrarsi esclusivamente sul 2026 esiste“, ammette il pilota nelle dichiarazioni rilasciate ai media internazionali, “Ma sarebbe un errore strategico. Ogni sessione in pista, ogni gara, rappresenta un’opportunità di apprendimento che può rivelarsi cruciale per il futuro“.
Il messaggio del campione è chiaro: anche in una stagione compromessa, l’esperienza accumulata mantiene un valore inestimabile per la progettazione delle vetture future. Nonostante una nuova cornice normativa.

Red Bull vuole sfruttare l’orizzonte del cambio regolamentare
L’imminente rivoluzione tecnica del 2026 rappresenta un’opportunità di rilancio per tutte le squadre, Red Bull inclusa. Il nuovo set di regolamenti potrebbe rimescolare completamente le carte, offrendo a Milton Keynes la possibilità di tornare protagonista.
Verstappen si mostra cauto riguardo alle previsioni: “Nessuno può sapere con certezza quale sarà la gerarchia quando entreranno in vigore le nuove norme. Proprio per questo motivo, ogni dato raccolto oggi può fare la differenza in futuro“. La filosofia del pilota riflette quella di un professionista maturo, consapevole che nel motorsport di alto livello anche le sconfitte possono trasformarsi in vittorie future se gestite con intelligenza.
Per quanto riguarda i round rimanenti del 2025, Verstappen non nutre illusioni. Le vittorie conquistate finora rappresentano probabilmente il bottino massimo che Red Bull riuscirà a mettere insieme in questa annata, considerata la superiorità tecnica dimostrata dalla McLaren.
“Dobbiamo essere onesti con noi stessi“, dichiara il campione. “McLaren ha fatto un salto di qualità impressionante, mentre noi combattiamo per rimanere competitivi anche con Ferrari e Mercedes. Ma questo non significa che dobbiamo smettere di lavorare“.
Max è un pilota ormai maturo che ha saputo adattarsi a una realtà completamente diversa rispetto agli anni del dominio assoluto. Lo ha fatto mantenendo intatta la determinazione che lo ha portato ai vertici del motorsport mondiale. Una colonna sulla quale il team austriaco può ricostruire un futuro di trionfi. Anche se forse servirà più tempo di quanto l’olandese spera.
Crediti foto: Oracle Red Bull Racing
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