Il Gran Premio di Monaco ha mostrato un dato inedito nella storia della Formula Uno: la top ten che ha tagliato il traguardo coincide esattamente con i primi dieci classificati al termine delle qualifiche del sabato.
Un dato che riflette la difficoltà con la quale si supera tra le stradine anguste del Principato. Una caratteristica endemica che stavolta è stata acuita dalla bandiera rossa esposta subito dopo il via che ha permesso ai piloti di montare gomme con le quali molti sono arrivati fino in fondo.
Il numero di soste è stato bassissimo, segnando il record minimo della serie iridata. Anche se per Red Bull è stato un gran premio avaro di soddisfazioni con Perez uscito nel botto del Massenet e Max Verstappen solo sesto, la squadra diretta da Christian Horner si è tolta lo sfizio (nulla più) di segnare il miglior pit stop di giornata.
Al passaggio n°52 la RB20 n°1 ha cambiato le Pirelli medie C4 montando le hard C2. L’operazione è durata 2,1 secondi, il miglior tempo di giornata. La rapidità d’esecuzione ha contribuito a neutralizzare il tentativo di undercut della Mercedes.
Anche in una giornata no la maniacale perfezione del team austriaco ha permesso di raccogliere qualche punticino in più che, in un mondiale così tirato, può tornare sempre utile.
Crediti foto: F1