22 punti dalla seconda posizione occupata da Lando Norris, tre in più dalla prima piazza in cui è per accomodato Oscar Piastri. Questo il ritardo di Max Verstappen dopo otto appuntamenti iridati. Un disavanzo relativamente piccolo che alimenta speranze mondiali che sembrano cozzare con la forza della McLaren MCL39.
Ma a Woking non esistono gerarchie, vi sono due piloti che hanno piena facoltà di darsele in pista rischiando così di sottrarsi a vicenda punti preziosi. Cosa che non accade a Milton Keynes dove c’è un solo uomo al comando, un capitano che non ha bisogno di formalizzazioni contrattuali del suo status visto che annichilisce ogni driver che gli viene affiancato. La lista è lunga e si rimpingua di stagione in stagione.

Red Bull: il Gp di Spagna e la TD018 come possibile spartiacque stagionale
Il Gran Premio di Barcellona (qui il programma completo) è una tappa che tutti i team hanno segnato con il circoletto rosso sul calendario. Coinciderà, difatti, con l’introduzione della disposizione che si propone di limitare pesantemente il fenomeno dell’aeroelasticità. Un evento che potrebbe stravolgere i valori apprezzati finora. Questa almeno è la speranza di chi insegue, anche se va registrata una McLaren piuttosto serena a riguardo.
“A Monaco Abbiamo limitato i danni. Abbiamo ceduto solo tre punti a Oscar, il leader del campionato, e ci presentiamo a Barcellona con uno svantaggio di 25 punti, ovvero una vittoria in gara. Era questo il nostro obiettivo prima della direttiva tecnica sulle ali flessibili”.
Quello appena letto è il giudizio di Christian Horner che svela i piani della scuderia che dirige: tenere botta fino all’introduzione della nuova cornice regolamentare per poi sferrare l’attacco decisivo. Montmelò come una sorta di ultima spiaggia per provare a cucire lo strappo o addirittura a rimettersi nel comodo ruolo del battistrada della griglia.

Un piano tattico azzardato ma obbligatorio per chi, nelle prime otto gare, ha saputo far funzionare il proprio fucile – la RB21 – in maniera non continuativa. La sensazione è che il Gp di Spagna possa rappresentare davvero il punto nodale dell’intero mondiale 2025: se i valori cambieranno tutto sarà rimesso in gioco; altrimenti, a causa di regole morenti e vincoli tecnico-finanziari, è difficile ipotizzare che McLaren possa essere riassorbita dalla Red Bull e, nella fattispecie, da Max Verstappen. A meno che – e questa sarebbe davvero l’ultima spiaggia – Norris e Piastri non se le suonino così forte da perdere punti preziosi. Ciò che è successo l’anno passato.
Crediti foto: Oracle Red Bull Racing
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