Christian Horner ha voluto lanciare un messaggio chiaro: Yuki Tsunoda ha il pieno supporto della Red Bull. Nonostante un adattamento ancora in corso al volante della RB21, il pilota giapponese ha dimostrato, a detta del team principal, di avere le qualità necessarie per crescere e diventare competitivo.
Il 25enne originario di Sagamihara ha preso il posto di Liam Lawson nella scuderia principale del gruppo Red Bull GmbH dopo le prime due tappe della stagione. Da allora ha raccolto punti in tre occasioni su sette, ma senza riuscire a mantenere un ritmo costante rispetto al compagno di squadra Max Verstappen. A Barcellona e Monte Carlo, in particolare, sono emerse difficoltà evidenti in qualifica, con l’esclusione dalla Q3 in entrambi i weekend.
Attualmente Tsunoda occupa la quindicesima posizione nel Mondiale Piloti con 10 punti all’attivo. La Red Bull, invece, ne ha totalizzati 144, di cui ben 134 messi a referto da Verstappen, a conferma del gap prestazionale tra i due.
Parlando a margine del Gp di Spagna, Horner ha spiegato cosa sta facendo la squadra per aiutare il pilota nipponico: “L’aspetto fondamentale è metterlo nelle condizioni di avere fiducia nel pacchetto a disposizione. Serve tempo e un supporto continuo per aiutarlo a costruire quella confidenza che, in queste vetture, è tutto. I segnali ci sono: lampi di prestazione che dimostrano che il potenziale esiste”.

L’approccio della Red Bull rimane cauto anche in vista del futuro. Negli ultimi anni, il sedile accanto a Verstappen è stato occupato da diversi piloti – da Pierre Gasly ad Alexander Albon, fino a Sergio Perez – ma Horner non ha fretta di prendere decisioni. Nemmeno il buon esordio stagionale di Isack Hadjar in F1 sembra accelerare i tempi.
“Non siamo in una posizione in cui dobbiamo decidere adesso”, ha tagliato corto Horner. “Seguiremo l’esempio di Flavio Briatore e ci prenderemo tutto il tempo necessario. Yuki sta ancora ambientandosi: è entrato in Q3, ha segnato punti, anche partendo dalla pit-lane, ma ha vissuto anche qualche errore. Il percorso è lungo, ma il tempo gioca a nostro favore”.
Una difesa necessaria perché Red Bull non può tornare sui suoi passi richiamando Liam Lawson e contestualmente non può promuovere Isack Hadjar rischiando di bruciarlo sullo sbocciare della sua carriera. Tsunoda è blindato dalle circostanze e dalla Honda che ha messo sul piatto un grande investimento per promuoverne il salto.
Crediti foto: Oracle Red Bull Racing
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