La Red Bull RB21 non è sembrata la vettura più in palla durante i test invernali. Un’auto, la RB21, apparsa abbastanza convenzionale se paragonata a quella che nel 2024 ha permesso a Max Verstappen, non senza problemi, di ottenere il quarto titolo iridato consecutivo.
Già a Sakhir la monoposto ha visto una parziale evoluzione (leggi il focus). Resta la sensazione che ci sia ancora molto da fare e che attualmente esista un divario dalla battistrada McLaren MCL39 che è sembrata essere il punto di riferimento. Chiaramente conferme arriveranno dalle sessioni ufficiali, quando, in poche parole, si comincerà a far sul serio senza considerare il cronometro un indicatore marginale come è accaduto sette giorni fa.

Red Bull: Max Verstappen è il jolly da giocare nella lotta alla McLaren
È parere diffuso che l’olandese sia un vero e proprio valore aggiunto, un driver che ha nel proverbiale taschino qui centesimi che, alla lunga, possono sopperire al deficit tecnico, come accaduto nella seconda metà del 2024 in cui la RB20 ha conosciuto una frenata prestazionale evidente, smarritasi tra aggiornamenti inefficaci che hanno permesso alla concorrenza di prendere lo scettro tecnico della categoria.
Di quest’avviso è Helmut Marko che, nel solito giochetto atto a mettere pressione ai rivali più accreditati, ha esaltato il suo uomo sminuendo chi, secondo addetti ai lavori e bookmakers, parte come il favorito ai nastri di partenza: Lando Norris.
Il consulente della Red Bull spera che Norris e Oscar Piastri siano ancora una volta vittima delle “Papaya Rules”, continuando a rubacchiarsi punti a vicenda, come successo nella scorsa stagione, quando la McLaren si è rifiutata di identificare un numero uno fino a quando, troppo tardi, ha dato via libera al pilota di Bristol che poi non è riuscito a tenere nei riguardi di Verstappen.

“Considero Piastri forte e quindi spero che tengano i punti lontani l’uno dall’altro, cosa di cui possiamo approfittare”, ha detto Marko a sport.de. Max è chiaramente il nostro numero uno e non credo che Piastri si dichiarerà volontariamente secondo pilota. In alcuni circuiti era altrettanto veloce, se non più veloce di Lando. Se la macchina non è ottimale, abbiamo sempre il jolly, Max, che può mettere in mostra la sua genialità“, ha sostenuto Marko.
Parole condivisibili a patto che Pierre Waché e il suo staff riescano a dare al talento di Hasselt una vettura che sappia stare in scia delle McLaren. Perché se la RB21 dovesse mostrare, sin dal primo gran premio, il disavanzo manifestato per lunghi tratti nella seconda metà del campionato scorso la situazione si farebbe complicata anche per un fenomeno come Max Verstappen.
Crediti foto: Oracle Red Bull Racing