Red Bull non intende farsi trovare impreparata alle soglie della rivoluzione regolamentare del 2026. Dopo l’addio di Adrian Newey (non un fulmine a ciel sereno per Christian Horner e soci) il team che sta egemonizzando la Formula Uno blinda i tecnici più importanti per puntare alla stabilità e bloccare sul nascere l’emorragia di personale ambito da mezza griglia.
Pierre Waché già aveva firmato un nuovo contratto a lungo termine prima dell’inizio di questa stagione per bloccare sul nascere le avances della Ferrari. Il team austriaco ha prolungato altri due contratti di uomini chiave: Enrico Balbo, il capo aerodinamico, e Ben Waterhouse, numero uno dell’ingegneria delle prestazioni.

All’appello mancava Paul Monaghan che avrebbe appena concordato una nuova intesa che lo terrà in squadra ancora a lungo. Ma non è finita qua: a breve potrebbe arrivare un nuovo accordo col direttore sportivo Jonathan Wheatley che non aveva fatto mistero di aver ascoltato proposte provenienti da altre franchigie.
Red Bull intende rispondere con un gruppo compatto e che lavora insieme da tempo alla partenza del vulcanico Adrian Newey. E vuole farlo proprio quando la Formula Uno sta per darsi nuove regole tecniche.
Dopo lo scossone del Primo Maggio e le peripezie dei mesi precedenti caratterizzati dall’incertezza scaturente dall’Horner-Gate, sembra che Milton Keynes stia finalmente trovando stabilità. Cosa che è sempre stata un suo punto di forza.
Crediti foto: Oracle Red Bull Racing