La separazione tra Sergio Perez e la Red Bull è diventata ufficiale con anticipo rispetto alla scadenza naturale del contratto, inizialmente prevista fino al termine del 2026. Una decisione maturata nel corso di un’annata difficile, quella 2024, segnata da risultati ben al di sotto delle aspettative e da una pressione crescente, culminata nella scelta del team di chiudere anzitempo il rapporto con il pilota messicano.
Per la prima volta dopo l’annuncio, Perez ha offerto il proprio punto di vista sul divorzio, senza nascondere le emozioni legate a una vicenda che, secondo lui, poteva essere gestita diversamente. Intervistato dal podcast Desde el Paddock, il pilota di Guadalajara ha spiegato di non attendersi delle scuse dalla squadra: “No, alla fine dei conti, questo è lo sport. Le decisioni sono state prese sotto una pressione enorme, una pressione che in parte è stata autoalimentata”.

Eppure, tra le righe, Perez lascia intendere che un ripensamento esista eccome. “So che, in fondo, c’è del rimorso da parte loro. Me lo ha confermato una fonte molto affidabile”, ha affermato il messicano.
Il deterioramento del rapporto affonda le radici nelle stagioni 2023 e 2024, quando le difficoltà in pista hanno acceso dubbi interni ed esterni sulla sua permanenza. Nonostante un rinnovo annunciato nel Principato di Monaco, il clima attorno a Perez si è fatto sempre più pesante. “Dopo la firma, si è cominciato subito a parlare del mio futuro come se non avessi già un contratto. Il team avrebbe potuto semplicemente smentire tutto, ma non lo ha fatto. Da lì in poi si è creata un’ansia costante, che ha finito per influenzare anche gli ingegneri e l’ambiente del box. Questo ci ha fatto molto male”.
Nel suo percorso a Milton Keynes, Perez ha vissuto il doppio volto della Formula 1: da un lato la gloria condivisa con Max Verstappen durante le stagioni trionfali della Red Bull, dall’altro il peso di dover reggere il confronto con un compagno di squadra eccezionale, con tratti da cannibale. “Max merita tutto ciò che ha ottenuto. È un talento straordinario, ma soprattutto è il suo metodo di lavoro a fare la differenza. Pochi lo comprendono davvero”.

Tra i temi toccati da Perez c’è anche quello più delicato per la Red Bull: la partenza di Adrian Newey. Per il messicano, l’addio del progettista britannico, ora alla Aston Martin, rappresenta un punto di svolta cruciale. “Avevamo una squadra incredibile. Non stavamo dominando come fece la Mercedes ai tempi d’oro, dove il vantaggio motoristico era enorme. Nel nostro caso, tutto si giocava su piccoli dettagli. Ma proprio per questo eravamo speciali. Poi, piano piano, quel sistema ha cominciato a sgretolarsi. E con l’uscita di Adrian, i problemi veri sono iniziati”.
Intanto, mentre la stagione 2025 si avvicina alla fase calda le manovre di mercato entrano nel vivo, il nome di Perez continua a circolare con insistenza. Una delle ipotesi più accreditate lo vedrebbe alla guida di una delle monoposto Cadillac, come vi abbiamo anticipato in un’intervista esclusiva fatta a Paul Hembery. Il diretto interessato, per ora, non conferma né smentisce. Ma nel paddock, le prime pedine stanno già muovendosi.
Crediti foto: Oracle Red Bull Racing
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