Red Bull RB20: nuova chance per il pacchetto a bassa efficienza

A Zandvoort la Red Bull RB20 girerà nella configurazione senza "bazooka" che era stata introdotta in Ungheria e rimossa in Belgio. Un test ulteriore per capire se questo layout ha un futuro

In Ungheria i tecnici della Red Bull avevano lasciato la concorrenza a bocca aperta. A Budapest, infatti, venne introdotto un pacchetto di aggiornamenti così consistente, soprattutto nella zona del cofano motore (illustrazione di Chiara Avanzo in basso), da far sembrare la vettura addirittura una versione B.

Le modifiche partivano dalle prese di raffreddamento situate alle spalle dell’abitacolo, in corrispondenza degli attacchi dell’halo, che diventavano più piccole. In precedenza, pescavano l’aria frontalmente, ora sono rivolte verso il centro.

Ma quel che cambiava radicalmente a Budapest era la concezione del cofano motore. I canali laterali superiori, i cosiddetti “cannoni” di ispirazione Mercedes, spariscono per far posto a forme molto più compatte, in linea con quanto accadeva l’anno scorso con la RB19.

Una rivisitazione molto profonda che si spiega con la necessità di garantire un miglior smaltimento del calore. Al centro, quindi, il tema del raffreddamento, che evidentemente non ha mai soddisfatto i tecnici anglo-austriaci in questo 2024 sviluppatosi con più difficoltà del previsto.

Red Bull RB20
Cofano motore della Red Bull RB20 versione Gp Ungheria 2024

Il pacchetto nuovo era stato affidato solo a Max Verstappen, mentre Sergio Perez aveva utilizzato la configurazione classica. Pierre Waché, parlando di questo nuovo impianto filosofico, aveva spiegato che si trattava di qualcosa mirato a piste dal layout particolare. Infatti, a Spa-Francorchamps, dove conta maggiormente l’efficienza aerodinamica e dove le temperature sono state molto più basse, la configurazione di Budapest non si era vista.

Il direttore tecnico della Red Bull aveva chiaramente detto che questo package si sarebbe alternato con quello standard basato sui “cannoni”, confermando la tesi secondo cui la RB20 soffre eccessivamente le alte temperature. Resta però il sospetto che gli aggiornamenti servissero come base per individuare una nuova strada di sviluppo, dopo che le idee introdotte all’inizio della stagione non avevano offerto margini di progresso molto ampi.

Questo dubbio è stato avvalorato dal fatto che Red Bull aveva effettuato una comparazione tra le due configurazioni, segno che si voleva verificare la bontà del nuovo impianto concettuale. Al termine del GP d’Ungheria, Pierre Waché era parso piuttosto deluso.

Abbiamo portato degli aggiornamenti, ma ancora non è abbastanza, per questo sono frustrato. Speravo di poter fare di più con questi aggiornamenti. Nelle scorse gare siamo stati battuti a livello di passo puro. Gli aggiornamenti funzionano, ma semplicemente non sono il passo avanti che speravamo”.

Parole importanti da parte dello specialista francese che confermano come in realtà il team si aspettasse qualcosa in più da questa massiccia evoluzione, che ha comportato molte ore di lavoro in galleria del vento, l’utilizzo di parecchie ore di simulazioni CFD e soprattutto l’erosione di buona parte del budget dedicato agli aggiornamenti stagionali.

In Belgio la soluzione è stata accantonata e si è tornati al disegno vecchio, con risultati non proprio lusinghieri, visto che, complice anche la penalità comminata a Verstappen per la sostituzione della Power Unit, la RB20 non è riuscita ad avere la meglio sulle avversarie.

La configurazione standard del cofano motore della Red Bull RB20

Gp Olanda 2024: Red Bull smonta i “bazooka”

A Zandvoort la soluzione verrà riproposta su entrambe le vetture. La carrozzeria a bassa efficienza e alto raffreddamento subirà ulteriori valutazioni tecniche dopo che a Budapest non aveva soddisfatto pienamente.

Nelle conferenze del giovedì Max Verstappen ha spiegato che l’obiettivo principale è quello di trovare il giusto bilanciamento per la RB20che in stagione si è spesso mostrata una vettura complessa da settare. Lo stesso Helmut Marko ha spiegato che potrebbe volerci del tempo prima che arrivino ulteriori aggiornamenti aerodinamici che  offrano ulteriori prestazioni a una vettura che negli ultimi tempi si è vista agganciata e forse superata dalla McLaren che a Zandvoort dovrebbe introdurre altre novità per provare a scappare via.

Certamente aleggia un po’ di confusione nel clan di Milton Keynes visto che Sergio Perez, parlando di ciò che aspetta il team nei prossimi tempi, non ha escluso  l’ipotesi di accantonare gli ultimi aggiornamenti montati sulla vettura e di tornare alle configurazioni iniziali che avevano meglio funzionato.  Ovviamente, con questa ricetta, si troverà forse più facilità nel centrare il giusto setup ma di certo non si aggiungeranno prestazioni per contrastare una concorrenza  agguerrita e che sta facendo netti passi in avanti.


Illustrazioni: Chiara Avanzo

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