Red Bull alla ricerca della scintilla che riattivi la RB20

Prime indicazioni poco confortanti per la Red Bull orfana di Adrian Newey. Gli update introdotti a Imola non hanno per ora dato riscontri e Max Verstappen ha passato troppo tempo a "pettinare" le vie di fuga del tracciato italiano.

La giornata di Formulacritica di ieri si era aperta con le parole di Max Verstappen che esprimeva una certa preoccupazione nell’osservare il lavoro svolto dalla McLaren – che già a Miami aveva prodotto frutti dolcissimi – e dalla Ferrari che invece doveva confermare in pista i progressi visti al simulatore col pacchetto “evo”.

Dopo la prima giornata di attività del Gran Premio di Imola i timori sono diventati certezze per la Red Bull: La RB20, per ora, non digerisce l’Enzo e Dino Ferrari, una pista con tre settori dalle caratteristiche diverse tra loro che rende complessa la definizione del giusto setup.

Se La SF-24 e la MCL38 si sono adattate in fretta, la creatura di Milton Keynes, orfana di uno dei papà, quell’Adrian Newey che ha cominciato il suo periodo di gardening camuffato, non l’ha fatto ancora. 

In Emilia Romagna la RB20 si è presentata con un fondo rinnovato (la terza specifica da inizio anno) e modifiche all’ala anteriore e ai condotti dei freni posteriori. Rivisitazioni non massicce ma dalle quali la scuderia si attende riscontri importanti. Che ieri non si sono visti.

L’aggiornamento che abbiamo qui non è molto appariscente dall’esterno, ma per noi è molto interessante. L’obiettivo alla fine è che sia performante”, ha detto Pierre Waché nel presentarlo. È evidente che il pacchetto abbia bisogno di una registrata perché ieri Verstappen ha passato fin troppo tempo a pettinare le vie di fuga del tracciato che sorge sulle sponde del Santerno. 

Verstappen Red Bull
Un pensieroso Max Verstappen, Oracle Red Bull Racing

Red Bull: lo sconforto di Max Verstappen

Difficile fare peggio”. Questo il primo, duro, commento dell’olandese una volta svestiti casco e tuta. Diciamolo in onestà: negli ultimi tempi un Verstappen così in difficoltà non l’avevamo visto. 

Non c’era equilibrio nella vettura, non mi sentivo a mio agio. In realtà è andata davvero male, anche nel long run. Domani andremo meglio? È difficile che possa andare peggio di oggi”, ha riferito un realista Max.

In queste condizioni andare a caccia della pole position sembra operazione abbastanza ardua. Ma c’è chi non demorde. 

Red Bull: le speranze di Sergio Perez

L’ottimista del gruppo, ne serve sempre uno che dia un po’ di fiducia alla ciurma affranta, è Sergio Perez che si era reso protagonista di un impeding sulla Ferrari di Charles Leclerc alla Tosa uscendone scagionato. Giudici magnanimi in presenza di una pista dalla sede stradale veramente stretta. 

Imola è un circuito difficile e una pista vecchia scuola, ma è importante tenere la testa bassa. Le condizioni erano a volte difficili con il vento e dobbiamo lavorare per essere sicuri di poter sfruttare al massimo la macchina per andare avanti, ma spero che domani saremo in una posizione più forte”. 

Le qualifiche saranno molto importanti, quindi speriamo di essere fortunati, ma credo che questo fine settimana saremo in grado di lottare e di essere protagonisti”. 

Sergio Perez, Oracle Red Bull Racing

In Red Bull si aggrappano alla frase evidenziata in grassetto. Fp3 (che potrete seguire grazie al nostro servizio live timing) avranno una valenza cruciale per verificare se il lavoro svolto nella notte al simulatore di Milton Keynes e nei motorhome imolesi ha portato alla svolta auspicata. 

Da queste parti scattare davanti è decisivo. Nella storia della gara nessuno che sia scattato dalla sesta posizione in giù ha vinto. Con una Ferrari brillante, una McLaren che pare possa confermare i progressi americani e una Mercedes che dà segnali di vita, Red Bull si deve rimboccare le maniche per svoltare in un weekend partito in salita.

Chissà che qualcuno tra i campioni del mondo non stia facendo la danza della pioggia per avere una gara bagnata e pazza che può contribuire a sparigliare il mazzo di carte dei valori. 


Crediti foto: Oracle Red Bull Racing

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