Red Bull RB20: il diavolo – per gli altri – è nei dettagli

Adrian Newey, padre della Red Bull RB20, ha spiegato come la vettura sia un'evoluzione continua dei due modelli precedenti. Una macchina i cui segreti non risiedono nelle forme aggressive, ma nei dettagli sottopelle

Il segreto della velocità della Red Bull RB20? I dettagli, non le modifiche appariscenti come quelle apportate alla forma degli inlet. Sintesi estrema del pensiero di Adrian Newey espresso ai canali ufficiali della F1. La chiave dei miglioramenti raggiunti in termini di prestazioni non è quindi frutto di quelle modifiche che hanno attirato l’attenzione ma di particolari meno attrattivi. 

Molti sono rimasti a bocca aperta quando hanno visto la RB20 che, sembra paradossale, ha mutuato alcuni concetti adoperati e poi scartati dalla Mercedes. Segno che l’estetica non deve ottenebrare il giudizio. A F1 Nation il vulcanico tecnico di Stratford-Upon Avon, ha spiegato che il grosso delle novità è sotto la pelle dell’auto. Ed è quello che fa la differenza in termini di prestazioni.

Red Bull RB20 - Max Verstappen
Max Verstappen, Red Bull RB20 – Gp Arabia Saudita 2024

Red Bull RB20: evoluzione vincente

“L’architettura di base della vettura – ha spiegato Newey – è l’evoluzione di terza generazione di quella che iniziò con la RB18 di cui, a parte i radiatori, manteniamo tutto: disposizione della sospensione anteriore, sospensione posteriore, il cambio, la carcassa. È una terza evoluzione della RB18”.

Come migliorare una monoposto dominante, la RB19, che ha fatto incetta di record diventando la vettura più vincente della storia della F1? Agendo sui particolari.

Le parti visibili hanno suscitato molta attenzione, ovviamente stiamo perseguendo miglioramenti aerodinamici anche lì. Il cambiamento estetico è in realtà molto più ampio del cambiamento prestazionale che ne ottieni. Gli altri aspetti, molto più sottili, che le persone non hanno notato, sono probabilmente responsabili di un guadagno maggiore”.

Le parti celate, per natura, sono anche meno replicabili. Il fondo della RB19 è stato mostrato a tutti a causa di un incidente di cui s’è reso protagonista Sergio Perez. I commissari che sollevarono la vettura per adagiarla sul carro attrezzi permisero ai fotografi di puntare i propri zoom su una zona nevralgica che stupì molti e che tanti hanno provato, vanamente, a replicare. 


Red Bull RB20: lavoro sui (pochi) difetti della RB19

In Red Bull hanno agito concentrandosi sui difetti del modello 2023. Sembra assurdo da dirsi, ma anche quella macchina aveva piccole problematiche che sono emerse prepotentemente a Singapore, un weekend che ha fatto venire ancora più fame ai campioni del mondo in carica. 

Adrian Newey, direttore tecnico Oracle Red Bull Racing

Singapore è famosa perché abbiamo fatto un po’ di confusione e per aver sottoperformato. Avremmo sicuramente potuto raggiungere il podio se avessimo lavorato un po’ meglio insieme. Ma è certamente vero che quei circuiti sono quelli su cui probabilmente abbiamo meno vantaggio”.

Per il 2024 si vuole evitare che si ripetano weekend simili. Cosa che vorrebbe dire che la perfezione è stata raggiunta. Con un avvio di campionato condito da due doppiette le speranze di recupero per gli avversari sono molto molto piccole.


Crediti foto: Oracle Red Bull Racing

Exit mobile version