Red Bull studia la rappresaglia nei confronti della Mercedes

Mercedes - Red Bull: chi di ingerenza ferisce di ingerenza perisce. Christian Horner ha riferito di aver messo George Russell nel mirino. Una risposta all'assalto di Wolff a Max Verstappen

Il 2024 della Red Bull si sta sviluppando con difficoltà che non erano state previste l’anno scorso. Qualcuno ricorderà le dichiarazioni di Helmut Marko nel presentare questo mondiale, in cui affermava che i titoli sarebbero arrivati in maniera piuttosto semplice. Tuttavia, i fatti raccontano un’altra verità: la scuderia è entrata in una crisi tecnica che probabilmente deriva anche da problematiche gestionali, le cui radici risalgono alla lotta interna dello scorso anno tra l’ala thailandese e quella austriaca del gruppo Red Bull GmbH.

A ciò si aggiunge l’Horner Gate, che ha lasciato diversi strascichi, portando all’addio di Adrian Newey e di Jonathan Wheatley, ma anche alimentando una tensione ancora non sopita tra il clan di Max Verstappen e lo “Spice BoyChristian Horner.

Le immagini di Jos Verstappen che dialoga e flirta con Toto Wolff davanti a tutti sono ancora vive nella memoria, così come le successive dichiarazioni congiunte circa il futuro del tre volte campione del mondo. Addirittura, nell’annunciare Andrea Kimi Antonelli come driver per il 2025, il manager della Mercedes non ha nascosto di aver provato in tutti i modi a portare Max Verstappen a Brackley per costruirgli un team intorno.

Intenti che non sono ancora svaniti, visto che Wolff ha accennato alla possibilità di tornare alla carica nel 2026. La clausola rescissoria presente nel contratto dell’olandese alimenta sogni e speranze per una Mercedes che sarà orfana di un sette volte campione del mondo, destinato a vestire il rosso per arricchire una bacheca di trofei che ha ancora qualche spazio vuoto da colmare.

Toto Wolff e Max Verstappen
Toto Wolff parla con un giovane Max Verstappen vestito con i colori della Toro Rosso

In questi mesi, il team principal viennese non ha perso occasione per provocare la controparte inglese, che a sua volta ha risposto con altrettante frecciate velenose. Ricorderete la polemica sul “saccheggio” del reparto powertrains di Milton Keynes nel comparto motori di Brixworth, una dimostrazione di forza che ha irritato Wolff, forse incentivato proprio da questa dinamica a puntare tutto su Verstappen.


Red Bull punta su Russell per destabilizzare Mercedes

I primi tentativi non sono andati a buon fine, ma dietro le quinte le diplomazie continuano a lavorare, e la totale intesa tra Toto Wolff e Jos Verstappen è un elemento che preoccupa il clan Red Bull, che ora deve cautelarsi. Come? Semplice, guardando in casa Mercedes per provare a indebolire l’avversario e magari farlo innervosire con l’arma della provocazione.

George Russell è in scadenza di contratto alla fine dell’anno prossimo. Sarebbe stupido non tenerne conto“, ha dichiarato Horner, alludendo al 2026, anno in cui Sergio Perez dovrebbe definitivamente lasciare la Red Bull. Wolff non l’ha presa bene e, stizzito, ha commentato che il collega inglese mira solo a creare scompiglio tra le fila della Mercedes. Una cosa piuttosto probabile, considerando che Horner non ha dimenticato le ingerenze di Toto Wolff.

Cane e gatto: Christian Horner, team principal Oracle Red Bull Racing e Toto Wolff, n°1 di Mercedes AMG Petronas F1 Team

Red Bull, quindi, risponde pan per focaccia alle “aggressioni” della Mercedes, che non si è limitata a mostrare interesse superficiale, ma ha intessuto una rete di relazioni con personaggi vicini a Verstappen per cercare di strapparlo alla concorrenza. D’altra parte, è vero che Russell è sul mercato fino a quando non rinnoverà il suo contratto con Mercedes.

Non è un mistero che, specie se Antonelli dovesse convincere nel suo primo anno a Brackley, Russell potrebbe essere il pilota sacrificato per far spazio al campione olandese. Quelle che attualmente sembrano schermaglie, un gioco di provocazioni tra due esperti dirigenti che si sfidano anche mediaticamente, potrebbero trasformarsi in vere e proprie trattative, con un possibile riallocamento delle punte di diamante nei team concorrenti. Tra qualche mese scopriremo se si è trattato solo di provocazioni o se qualcosa di concreto sta davvero bollendo in pentola.


Crediti foto: Mercedes-AMG Petronas F1 Team, Oracle Red Bull Racing

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