Se dovessimo valutare la frenata prestazionale che la Red Bull ha mostrato nelle ultime tre apparizioni iridate diremmo che l’ufficializzazione del divorzio da Adrian Newey ha sortito effetti evidenti. Se sia o meno una coincidenza è un fatto che probabilmente si capirà nello svilupparsi del campionato.
L’imminente Gran Premio del Canada affermerà se la RB20 avrà superato le difficoltà emerse a Monaco o se i cordoli, anche a Montreal ben presenti e voluminosi, saranno nuovamente una spina nel fianco della vettura orfana di uno dei suoi padri concettuali.
A Milton Keynes non pensano al solo prossimo appuntamento in calendario. No, sono proiettati al futuro e per tale ragione si dicono massicciamente concentrati sul lavoro da svolgere senza la presenza di Adrian Newey. Il concetto da seguire è quello del gruppo come risposta all’addio del singolo. Pierre Waché ha spiegato come il team ha reagito al necessario riassetto interno.

Red Bull: doppio binario temporale
“Penso che il team tecnico sia molto concentrato sulla vettura e sulle prestazioni. Per l’anno in corso e per lo sviluppo del prossimo anno, abbiamo tre vetture su cui lavorare, anche con il 2026 che è un grande cambiamento”. Il team, ha quindi le risorse operative per poter affrontare le grandi mutazione all’orizzonte e per poter rispondere alla difficoltà emerse negli ultimi tempi.
“Potremo lavorare sul lato aerodinamico solo all’inizio del prossimo anno, ci stiamo preparando. Il motore è una grande sfida anche per noi. Sembra promettente. Di sicuro ci stiamo lavorando. La sfida principale è come bilanciare le risorse tra tutti questi progetti attuali e quelli futuri“.
Red Bull e la sua divisione dedicata ai propulsori stanno lavorando con Ford su una power unit di nuova generazione che sarà utilizzato sia dal team senior che dalla controllata Visa Cash App. Insomma, a Milton Keynes si resta focalizzati sul presente e su ciò che sarà. Perché, nonostante l’addio di Newey e quello non meno pesante della Honda, Red Bull è convinta di poter dire la sua ancora molto a lungo.
Crediti foto: Oracle Red Bull Racing