Il modo di comunicare e di ricercare notizie è cambiato drasticamente negli ultimi anni. I social media sono diventati uno strumento fondamentale per capire ed entrare in dinamiche che un tempo erano inaccessibili, anche a causa della mancanza di strumenti divulgativi, oggi alla portata di tutti.
Red Bull: la disputa social che denuncia tensioni interne
Succede quindi che uno scambio di vedute tra due meccanici della Red Bull riveli il tipo di clima che si respira in questi giorni nella scuderia campione del mondo in carica. I fatti sono i seguenti:
Nelle Qualifiche Sprint del Gp del Brasile, Sergio Perez, ancora una volta, non è riuscito a superare la barriera della Q2. Il piano originale della scuderia prevedeva un solo tentativo, senza ulteriori uscite in pista, ma, vedendo che quel tempo non era sufficiente per passare il taglio, hanno dovuto cambiare strategia. Alla fine, Sergio è tornato in pista, ma senza abbastanza tempo per fare un secondo tentativo.
Sorpreso dall’accaduto, un utente ha commentato sull’account ufficiale della Red Bull Racing su Instagram: “Cosa fanno nel garage di Checo? Sul serio...”. Di solito, un quesito lanciato così non trova risposta da parte dei protagonisti. Questa volta, però, è successo qualcosa di diverso e da lì è nata la notizia.
Un meccanico della Red Bull, Greg Reeson per la precisione, ha così risposto: “Ha gli stessi strumenti di Max“. Colpo di scena: un altro meccanico della compagine austriaca, Charlie Wilson, ha replicato al commento di Reeson con una stoccata clamorosa: “Perché stai mentendo?“.
A questo quesito non è giunta risposta. Si tratta di un’interlocuzione che probabilmente non sarà stata gradita ai vertici della scuderia di Milton Keynes. Tuttavia, è uno scambio schietto, da cui emerge che nel team non ci sia un’unità di vedute e che il clima sia diventato piuttosto pesante. Comprensibilmente, considerati i risultati degli ultimi tempi. Questi possono essere considerati frutto delle tensioni politiche esplose alla fine del 2023 e proseguite all’inizio di questo campionato, nel cosiddetto “Horner-Gate“.
La gestione della coppia piloti non è più efficace
Che Sergio Perez rappresenti un problema per il team è ormai un dato di fatto. Al pilota messicano, a Interlagos, è stato dato un telaio usato a inizio stagione, nel tentativo di offrirgli un materiale diverso e capace di migliorare il feeling, dato che nelle prime gare non aveva sfigurato. Tuttavia, questo test, a giudicare dai risultati delle qualifiche e della gara Sprint, non sembra aver sortito effetti positivi.
Lo scambio di vedute tra Reeson e Wilson fa riaffiorare vecchie dicerie, secondo cui Verstappen sarebbe favorito da scelte vantaggiose che penalizzano Perez, un pilota comunque meno tecnicamente dotato dell’olandese.
È una questione irrisolta, probabilmente irrisolvibile, che dimostra come il modello “a una punta” scelto dalla Red Bull funzioni quando la macchina ha una certa superiorità rispetto alla concorrenza, ma risulti inadatto quando si perde la leadership nella scala dei valori. Cosa accaduta in questo 2024 che sia avvia all’epilogo.
Crediti foto: Oracle Red Bull Racing