Ferrari-McLaren: la coesione che può servire per battere Red Bull

Il fattore coesione potrebbe entrare in gioco nella corsa al titolo mondiale. Ferrari e McLaren appaiono monolitiche, Red Bull deve ritrovare la stabilità perduta

Il calo prestazionale piuttosto evidente che ha colpito la Red Bull nelle ultime uscite iridate può avere una connessione con i recenti problemi interni del team? Secondo Martin Brundle la risposta è un secco sì. 

La Red Bull lascia Monaco con molti dubbi e con tante domande inevase. I difetti della RB20 sono emersi a causa dei cordoli alti e dei dossi che hanno reso difficile la vita di Verstappen e Perez che si è trovato coinvolto in un incidente che ha reso il quadro ancora più fosco.  

Con la vittoria di Charles Leclerc il margine di Max si è assottigliato a soli 31 punti e ritenere il titolo piloti a rischio non è cosa assurda. La Red Bull sta incontrando per la prima volta delle difficoltà dall’introduzione dei nuovi regolamenti aerodinamici all’inizio del 2022.

Brundle non ha dubbi sul fatto che gli eventi che hanno agitato la vita del team stiano ora presentando il conto. L’indagine interna ha messo in luce una lotta di potere in Red Bull che pare possa aver avuto un ruolo nella decisione di Adrian Newey di andarsene. Horner aveva parlato di decisione presa da tempo, ma questa posizione non convince più di tanto.

Pierre Waché, Christian Horner, Helmut Marko, Jonathan Wheatley

Red Bull: lacerazioni fatali?

Nella rubrica che tiene per Sky, Brundle ha detto che “[…] Ferrari e McLaren sono in un buon momento, entrambe le squadre e le coppie di piloti sembrano molto coese, concentrate e ben strutturate. Questo significa che la Red Bull sta guardando molto negli specchietti retrovisori sia nel campionato piloti che in quello costruttori e sembra che la partita sia appena iniziata con così tante gare da disputare”.

Personalmente non ho dubbi che gli eventi interni alla Red Bull abbiano sminuito le loro recenti prestazioni. Saranno disperatamente desiderosi di riprendere il normale cammino a Montreal”. 

Martin Brundle, ex pilota e opinionista di Sky Sports

In effetti la solidità di un team può essere un elemento che alla lunga può dare vantaggi rilevanti. Forse per questo motivo Max Verstappen ha voluto ribadire che il legame con la Red Bull non è in discussione e che gli piacerebbe chiudere la carriera a Milton Keynes. 

Un tentativo per allontanare il chiacchiericcio sull’interesse della Mercedes e per serrare i ranghi dopo l’addio di Newey e in seguito alla lotta di potere dalla quale è emersa l’ala thailandese rappresentata da Chris Horner. Processo che ha messo in subbuglio la controparte austriaca rappresentata da Marko che negli ultimi giorni ha stranamente iniziato a parlare molto bene della Mercedes. Sarà un caso?


Crediti foto: Oracle Red Bull Racing

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