Il periodo che sta vivendo Red Bull è pieno d’incertezza. Se per un Christian Horner che va – anche se in realtà andrà via alla fine dell’anno – c’è un Laurent Mekies che viene, sul lato piloti nulla ancora è stato deciso. L’unica cosa certa all’interno del team, è Max Verstappen e non solo per le performance che è in grado di regalare in pista, ma perché oggettivamente ha un contratto firmato fino al termine del 2028. Anche se forse, si tratta – se così possiamo definirla- di una certezza “fragile”.
Ormai è nota a tutti la clausola del pilota di Hasselt che se non dovesse essere in top 3 in classifica piloti prima della pausa estiva, può attivarla e svincolarsi dal contratto. Ad oggi mancano due gare, quella del Belgio ed Ungheria e salvo incidenti o errori umani, non dovrebbero esserci problemi.
Max Verstappen non è più una certezza per Red Bull?
Max è al centro del mercato piloti 2025 e secondo indiscrezioni, sarebbe in trattative avanzate con Toto Wolff. Anche se la fuoriuscita di Horner, non in buoni rapporti con Verstappen & Co, potrebbe determinare la permanenza del #1 nel team. Ma Red Bull, avrà sicuramente iniziato a studiare tutte le opzioni possibili.
Max Verstappen deve molto al team. Voluto fortemente da Helmut Marko, è arrivato al successo con non pochi errori e critiche da parte degli addetti ai lavori. E non considerando stagioni monotone, il titolo mondiale del campionato 2024 è stato meritatamente suo. Ma non tutto può durare in eterno, come diceva Christian Horner, e non possiamo dare certa la permanenza dell’olandese. Se dovesse andare via, potrebbe arrivare in automatico George Russell e la domanda che sorge spontanea è: con il progetto 2026 in pieno sviluppo, vale la pena cambiare pilota?
In realtà la risposta non dipende dal team in sé. Se l’assenza di Horner potrebbe non pesare nel lungo termine, in quanto sicuramente ci sarà – e ci sarà stato – lo scambio continuo di info con lo junior team, quella di Max invece è uno stravolgimento totale. Ma il tutto dipenderà dalle prestazioni che la monoposto sarà in grado di offrirgli da qui a fine campionato. Per il momento Max è concentrato sulla sfida attuale, ma se dovesse arrivare una proposta allettante, non se la farà scappare facilmente.

Red Bull: Helmut Marko verso l’uscita se parte Max?
Il manager austriaco è molto legato al campione in carica e ai suoi successi. E non sono mancate le voci finora circa la volontà di voler cedere il testimone. Più volte si è parlato di Sebastian Vettel come suo sostituto. Anche se, nonostante una sua dichiarazione al podcast di ORF Sport am Sonntag in cui ammette che “una parte importante di me si identifica ancora con la Red Bull”, ha avuto modo di smentire che non tornerà per ricoprire quel ruolo.
Naturalmente quanto detto su Marko sono solo considerazioni, non affermazioni, ma se proprio dovessimo indicare un motivo valido che lo spingerebbe a restare, risiederebbe nel nome di Arvid Lindblad. Pilota di F3, talentuoso, veloce, apprezzato dallo stesso manager e più volte definito come il nuovo Verstappen.
Si dice anche che molti lo vedono in Red Bull proprio accanto a Max dalla prossima stagione. E se così fosse, sarebbe un gran colpo di scena nonché una soddisfazione per il rookie britannico. Resterebbe solo da valutare le prestazioni e se saranno in linea con l’olandese.
Red Bull: secondo pilota cercasi
Tornando ai piloti Red Bull, quali sono le opzioni sul tavolo attualmente? E la domanda che sorge è: si punta al vivaio interno o si ricorre esternamente come al termine del 2020? Se la dipartita di Max al momento è solo una voce, molto probabile invece è la fuoriuscita di Yuki Tsunoda. Chiamato a sostituire Liam Lawson, non ha mai avuto modo di dimostrare di essere al passo di Max, né tanto meno gode di particolare affetto da parte di Marko. Sono tre i piazzamenti in zona punti in gara, due in P10 e uno in P9. Risultati ben lontani da quelli del team mate.
Voluto fortemente da Honda, il nipponico potrebbe seguire il motorista altrove e più precisamente in Aston Martin. Sono “voci di paddock”, certo, ma è molto probabile che a partire dall’anno prossimo ricoprirà il ruolo di terzo pilota.
E con un sedile libero, chi attualmente è in grado di sostituirlo? Se da un lato c’è Carlos Sainz che ribadisce che con Max formerebbe una gran coppia, sicuramente Red Bull guarderà internamente. La scelta – salvo colpi di scena come Lindblad – penderà tra Isack Hadjar e Liam Lawson.

Isack Hadjar o nuova chance per Lawson in Red Bul?
Analizzando la loro stagione in Racing Bulls, il francese #6 è nettamente in vantaggio. In gara Hadjar ha confermato il suo potenziale con un sesto posto a Monaco e diversi piazzamenti consistenti tra la settima e l’undicesima posizione. Sebbene non abbia ancora ottenuto risultati pesanti in termini di punti, la sua costanza all’interno della top 10 lo rende il più affidabile tra i due piloti Racing Bulls.
Dove pecca Hadjar – cosa dovuta alla sua scarsa esperienza – è nelle gare bagnate. Sia in Australia che in Gran Bretagna ha posto fine alla sua gara, quando ha messo la monoposto contro le barriere.
Liam Lawson, invece, ha avuto un inizio di stagione più complicato. Dopo un debutto difficoltoso, con eliminazioni precoci in qualifiche in Australia e Cina, è riuscito a distinguersi soltanto in due weekend: Monaco e Austria, dove ha raccolto rispettivamente un ottavo e un sesto posto. Nelle restanti gare, le sue prestazioni si sono mantenute prevalentemente tra la dodicesima e la diciannovesima posizione.
Una stagione, finora, che è stata meno stabile rispetto a quella di Hadjar, con alti e bassi che non hanno ancora convinto pienamente la squadra. Da questa analisi, la scelta è quasi scontata, ma dobbiamo sempre fare i conti con Helmut Marko.
Tra l’incognita Verstappen e la necessità di scegliere i volti del futuro, il team è chiamato a prendere decisioni fondamentali in vista del 2026. Una cosa però è certa: il futuro della scuderia di Milton Keynes è tutt’altro che scritto.
Crediti foto: Oracle Red Bull Racing, Visa Cash App Racing Bulls F1 Team