La notizia è ufficiale: Isack Hadjar, il giovane pilota franco-algerino, è stato annunciato come nuovo pilota del team Visa Cash App, scuderia satellite della Red Bull. Una decisione che non solo conferma il talento emergente del vicecampione di F2, ma mette anche in discussione il futuro di Yuki Tsunoda all’interno del programma Red Bull. Perché Hadjar è stato scelto e cosa significa questo per il pilota giapponese?
Hadjar, un talento che ha convinto Red Bull
Isack Hadjar ha dimostrato di essere un pilota di grande talento e potenziale. A soli 20 anni, nella sua seconda stagione in Formula 2, ha conquistato il secondo posto nella classifica generale, dietro a Gabriel Bortoleto. Con quattro vittorie stagionali, più di qualsiasi altro pilota dei presenti in griglia, Hadjar ha impressionato per la capacità di gestione delle gare anche se nell’ultimo, decisivo, GP è incappato in un errore che di fatto lo ha estromesso dalla lotta per il titolo.
Le sue performance non sono passate inosservate, specialmente durante i test di fine stagione ad Abu Dhabi che ha effettuato al volante della Red Bull RB20. Nella circostanza Isack ha fatto segnare tempi più veloci rispetto a quelli marcati da Tsunoda.
Un’ulteriore conferma per i vertici della scuderia di Milton Keynes che ha avuto il via libera definitivo rispetto a quanto già tracciato nei mesi precedenti. “Ha fatto girare la testa”, ha dichiarato Christian Horner. “Ha bisogno di affinarsi, ma ha la velocità necessaria per farcela”. Affinamento che si realizzerà in VCARB già dal prossimo anno.

Questi brillanti risultati hanno fatto sì che Hadjar diventasse il 19° pilota a entrare in Formula 1 attraverso il programma junior della Red Bull, un piccolo record che denota come l’academy diretta da Helmut Marko sia una fucina fondamentale per il ricambio generazionale della categoria iridata. Un bacino dal quale sono emersi campioni del calibro di Sebastian Vettel e Max Verstappen.
Il ritorno della Red Bull alla filosofia dei giovani talenti
Con l’ingaggio di Hadjar, la Red Bull torna a concentrarsi sullo sviluppo di giovani promesse. Negli ultimi anni, il team austriaco aveva apparentemente deviato da questa parabola, affidandosi a piloti più esperti come Sergio Perez o promuovendo Tsunoda, che nel 2024 ha completato la sua quarta stagione in Formula 1.
L’annuncio di Hadjar segna un cambio di rotta, riportando il focus sul programma junior. Questa scelta non solo riafferma la centralità della scuola di pilotaggio della Red Bull, ma offre anche un’opportunità di crescita al giovane pilota franco-algerino. Tsunoda, con la sua esperienza, rappresenterà un metro di paragone ideale per valutare rapidamente il potenziale di Hadjar e capire se è pronto per un eventuale passaggio al team ufficiale.

Futuro incerto per Yuki Tsunoda
Per Yuki Tsunoda, l’ingaggio di Hadjar rappresenta un colpo difficile da digerire. C’è la sensazione che per il giapponesino, che presto non potrà contare più sul supporto di Honda che emigrerà a Silverstone nell’accordo esclusivo con Aston Martin, sia passato il treno buono.
Nonostante una stagione 2024 positiva, in cui ha ottenuto i migliori risultati della sua carriera e nonostante, negli anni, abbia battuto compagni di squadra come Nyck de Vries, Daniel Ricciardo e Liam Lawson, il driver è rimasto all’asciutto – e con l’amaro in bocca – essendosi visto scavalcato da Lawson che, in effetti, non ha mostrato nulla di particolarmente rimarchevole per meritarsi il sedile della RB21 che sarà svelata a fine gennaio, come confermato da Chris Horner.
Le recenti dichiarazioni del manager di Leamington-Spa suggeriscono un futuro incerto per Tsunoda. Come detto, con Honda che lascerà la Red Bull nel 2025, il supporto storico del pilota giapponese potrebbe venir meno. “Non puoi rimanere per cinque anni in un team satellite”, ha detto il team principal. “A un certo punto bisogna prendere una decisione: promuoverlo o lasciarlo andare”.
Tsunoda ha ancora speranze di approdare in Red Bull?
Ma non tutto è perduto per Tsunoda. Le sue prestazioni nei test ad Abu Dhabi hanno dato comunque feedback positivi e Horner ha lasciato intendere che il pilota giapponese potrebbe essere preso in considerazione per un futuro ruolo nel team principale. Tuttavia, Yuki dovrà dimostrare di meritare questa opportunità con prestazioni eccezionali nel 2025. Ergo: è necessario battere nettamente un peperino come Isack Hadjar. E non sarà semplice.
Se riuscirà a farlo e a continuare nel percorso di crescita, Tsunoda potrebbe diventare una scelta interessante non solo per la Red Bull, ma anche per altri team. Squadre come Sauber e Haas hanno già mostrato interesse in passato e con l’arrivo di un nuovo team come Cadillac – General Motors nel 2026, le opzioni per Tsunoda potrebbero aumentare.

L’ingresso di Isack Hadjar segna un momento cruciale per il programma Red Bull e il futuro di Yuki Tsunoda. Per Hadjar, questa è un’opportunità d’oro per dimostrare di essere all’altezza delle aspettative e guadagnarsi un posto tra i grandi. Per Tsunoda, è una sfida per riaffermare il suo valore e assicurarsi un futuro competitivo, sia con la Red Bull che altrove.
La Formula 1 è un ambiente spietato, dove il talento deve essere costantemente dimostrato. Entrambi i piloti dovranno dare il massimo nella prossima stagione per assicurarsi un posto nel panorama elitario dello sport motoristico mondiale. Solo il tempo dirà chi tra loro riuscirà a emergere come il futuro della Red Bull e, forse, della Formula 1.
Crediti foto: Oracle Red Bull Racing, VCARB