Alla fine di ogni gran premio ci ritroviamo qui a parlare di cosa ha raccontato la gara. In un déjà-vu infinito, anche oggi si parla di una Red Bull vincente, dominante, annichilente. Un ritornello che diverte solo quelli di Milton Keynes e i suoi supporter ma che annoia tutti gli altri: piloti, team, osservatori e tifosi.
Nonostante un Wittich dormiente come Benino sul presepe e più pasticcione di Paperoga (la gestione della rimozione della vettura di Valtteri Bottas è stata letteralmente disastrosa), la RB20 n°1 ha superato in scioltezza il rimescolamento di carte ed è andata a prendersi l’ennesima vittoria.
Cinque gare, tre doppiette, un primo e terzo posto. Ma di cosa stiamo parlando, amiche e amici? A questo punto, e considerando la forza espressa in pista dalla scuderia anglo-austriaca, il GP d’Australia si può derubricare a una parentesi inattesa, a un momento deviante, a un passaggio a vuoto. La Singapore del 2024.
Helmut Marko l’aveva detto: “Le tante novità introdotte in Giappone non ci hanno permesso di mostrare il vero potenziale”. A Shanghai, tra Sprint, qualifiche canoniche e gara, si è letto meglio il livello prestazionale di una vettura che a detta di molti analisti doveva guardare bene negli specchietti a causa del ritorno rosso.
![Ordine arrivo GP Cina 2024](https://www.formulacritica.it/wp-content/uploads/2024/04/Red-Bull-RB20-2-750x375.webp)
Gp Cina 2024: la Ferrari è la delusione
A proposito di Ferrari, definirla la delusione del weekend sinico non è affermare il falso. Dovevano mettere pressione alla Red Bull (il grande concetto vasseuriano ripetuto anch’esso come un mantra che inizia a gonfiare ghiandole irripetibili) invece hanno subito il ritorno della McLaren che nei curvoni ad alta percorrenza sguazza come un pesce nell’acqua.
Siamo alle solite: gli altri si scornano e si scontrano, Red Bull se ne frega delle loro baruffe. Con superiorità decisa e in maniera sfrontata Verstappen (un po’ meno Perez, ma siamo assuefatti anche a questo) va in carrozza allungando in pista e soprattutto in classifica.
Adrian Newey, in Giappone, ha sparato la prima cartuccia. In Ferrari non hanno ancora replicato e la forbice si è allargata sensibilmente. A Miami, tra due settimane, dovrebbero esserci le prime novità di un pacchetto che si completerà sul tracciato casalingo di Imola.
![Red Bull GP Cina](https://www.formulacritica.it/wp-content/uploads/2024/04/Charles-Leclerc-Gp-Cina-2024-750x375.webp)
Per ora la Formula Uno è la solita “Formula noia”. Se gli avversari si smarriscono come successo oggi non si vede come si possa rimettere “in asse” il mondiale 2024 che rischia di avviarsi stancamente verso Milton Keynes.
A Maranello e a Woking debbono darsi una mossa e pure alla svelta. Anche perché, egoisticamente, mi piacerebbe scrivere un editoriale dai contenuti diversi. Aiutatemi.
Crediti foto: Oracle Red Bull Racing