Red Bull: la notte porta consiglio?

Un venerdì non del tutto convincente quello della Red Bull che cerca risposte al simulatore di Milton Keynes per correggere il sottosterzo della RB20

Nascondino, assetto errato o semplice programma di lavoro svolto senza badare a quelli altrui? Non è chiaro come si sia svolto il venerdì della Red Bull che non è sembrata la solita schiacciasassi. 

Qualcuno, specie chi detiene i diritti di  raccontare la F1, ha addirittura associato il venerdì del Gran Premio d’Australia al disastroso Gp di Singapore 2023 in cui Max Verstappen e Sergio Perez persero letteralmente la direzione. Ci sembra onestamente un punto di vista leggermente sensazionalistico. 

Certo è che la RB20 qualche difficoltà l’ha palesata. Il tre volte iridato si è lamentato di una decisa tendenza al sottosterzo che cozza con lo stile di chi ama una vettura precisa nell’inserimento con un retrotreno più leggero e controllabile. 

Red Bull, in questi ultimi anni, ci ha abituati a trovare il bandolo della matassa tra il venerdì e sabato grazie a una correlazione pista – simulatore di prim’ordine. Mentre a Melbourne il paddock sonnecchia, a Milton Keynes il “ragno” è messo alla frusta per trovare nuovi sentieri che possano ottimizzare un assetto parso ancora non perfetti.

Red Bull RB20
Red Bull RB20

In Red Bull vedono una Ferrari più aggressiva sul fronte PU

Certo è che la power unit Honda è stata sfruttata meno di quella Ferrari, almeno a leggere certi dati telemetrici reperibili qua e là per il web. Lo ha confermato anche Helmut Marko, uno solitamente molto schietto nelle sue valutazioni. 

Ferrari ha già spinto a livello di motore mentre noi non lo abbiamo fatto”. Buon segno? Sì, ma l’austriaco non nasconde qualche piccola difficoltà: “Il long run di Leclerc è stato notevole dunque dobbiamo lavorare sull’assetto in ottica passo gara”.

Dobbiamo fare miglioramenti – ha proseguito – La macchina non è così male. Ma Leclerc ha imposto un passo che ci impone di fare tanto fine tuning sul nostro assetto. Credo che, in generale, sia necessario dire che la griglia si sta avvicinando“. 

Dando per scontato che al sabato, come al solito, Max non potrà contare sul supporto di Sergio Perez, potrebbe essere lotta serrata con i due ferraristi. Sainz, ripresosi a tempo di record dopo l’intervento chirurgico, non si è nascosto quando, dopo la sessione numero due, ha affermato che l’obiettivo è quello di mettere due Ferrari davanti alla Red Bull RB20 n°1. 

Per la prima volta in stagione, se la notte non porterà consiglio, Verstappen rischia di dover giocare sulla difensiva per poi provare a scatenare tutto il potenziale sulla distanza. Anche se, pure a serbatoi carichi, la Ferrari ha dato buoni segnali. Almeno con la media C4. Bisognerà capire come si comporterà l’auto con le Hard che, secondo Mario Isola, saranno usate nel secondo e terzo stint di una gara a due soste. Safety car permettendo.


Crediti foto: Oracle Red Bull Racing

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