Non si placa la ricerca della perfezione in casa Red Bull. A seguito del GP di Monaco, andato in scena domenica scorsa, Helmut Marko, che di andare in pensione non ne sente l’esigenza, torna a far tremare i piloti del suo vivaio.
Naturalmente, non parliamo del quattro volte campione del mondo Max Verstappen, ma di coloro che lo affiancano. L’intento iniziale del manager austriaco, era quello di affiancare Max con Liam Lawson per l’intera stagione. Purtroppo, il pilota neozelandese ha deluso le aspettative, costringendo i vertici Red Bull a retrocedere il rookie 23enne in Racing Bulls.
Al suo posto, sostenuto da 20 milioni di motivi – o di dollari – da parte di Honda, è stato ingaggiato Yuki Tsunoda. La scelta è stata dettata dall’ottimo andamento delle prime due gare. Purtroppo, tale ‘successo’ non si è replicato nella squadra madre.
Le gare di Yuki al volante della RB21, infatti, deludono le aspettative iniziali. Non fa sentire la mancanza del neozelandese, certo, ma è anche vero che finora ha terminato le gare tra la nona e la dodicesima posizione, ad eccezione del GP di Monaco, chiuso in P17.
Voler fare un paragone tra i due è impossibile, anche perché Liam Lawson ha avuto solo due chance di dimostrare il suo valore. A maggior ragione, se poniamo l’attenzione esclusivamente sulla monoposto Red Bull, che rispecchia in pieno lo stile di guida di Max Verstappen, costringendo il team mate ad adattarsi.
Dove possiamo esprimere un giudizio, è nel paragonare il rendimento tra Tsunoda e Lawson alla guida della Racing Bulls. Yuki era un tutt’uno con la VCARB 02, cosa che gli permetteva di performare bene durante le sessioni di qualifica. Al contrario, Liam non è riuscito a far parlare di sé neanche nel team di Faenza, non reggendo il confronto con il compagno di squadra, Isack Hadjar.

Red Bull F1 2025, Marko: “Hadjar è un potenziale vincitore di gran premi “
E proprio sul rookie francese che Helmut Marko sta mettendo gli occhi. A seguito delle dichiarazioni poco gradevoli che ha rivolto nei suoi confronti dopo il GP d’Australia, Hadjar sembra averlo convinto con il suo rendimento. Il manager austriaco non è mai stato un sostenitore di Tsunoda ed il #6 della VCARB, potrebbe sostituirlo.
“Quando confronto Hadjar con Kimi Antonelli, ho sentito che Kimi ha testato circa 10.000 chilometri con vetture vecchie,” ha spiegato Marko ai microfoni di ViaPlay. “Hadjar al massimo ha testato 500-800 km. Questo dimostra quanto potenziale abbia questo giovane ragazzo. Credo che sia un potenziale vincitore di gran premi”.
In base alle fonti che circolano all’interno del paddock, il pilota nipponico potrebbe ben presto lasciare il programma piloti Red Bull, favorendo la promozione del pilota di Formula 2 Arvid Lindblad. E ad essere a rischio, sarebbe anche il sedile di Liam Lawson.
Ma entrambi i piloti, potrebbero giocarsi l’opportunità di restare fino al termine della stagione 2025, fino alla pausa estiva: “Normalmente parliamo del futuro dei piloti solo dopo la pausa estiva,” ha ribadito Marko, “Quindi è decisamente troppo presto per dire qualcosa al riguardo”:
Il talent scout austriaco è sempre alla ricerca di talenti e nonostante in Red Bull il problema non sia il pilota, ci tiene a precisare cosa conta di più: “La prestazione è sempre la cosa più importante in Red Bull”.
Chi potrebbe lasciare il team, però, è anche il suo pupillo, Max Verstappen che, se non trova prestazioni ottimali nella sua RB21, potrebbe guardarsi altrove. Al momento, però, non sembra avere di questi problemi.
Ma Marko ribadisce quanto detto prima, ossia “Ne parleremo solo dopo la pausa estiva. È decisamente troppo presto ora. Ha un contratto fino al 2028”. E aggiunge: “Tutti i contratti hanno delle clausole. Riguardano principalmente le prestazioni. Ma al momento non è rilevante”.
Max sembra voler rispettare il contratto, anche perché in Red Bull ha trovato ciò che può definire casa, almeno dal punto di vista sportivo. Ma Marko sa bene che senza una macchina di valore, l’olandese andrà altrove. Infatti ribadisce: “Dobbiamo solo assicurarci di avere una macchina sufficientemente competitiva. A quel punto tutta questa discussione sarà superflua. Dobbiamo dargli una vettura vincente, o almeno una con cui possa lottare per il titolo mondiale”.
Crediti foto: Oracle Red Bull Racing, Visa Cash App Racing Bulls F1 Team