Max Verstappen si appresta a iniziare la sua nona stagione di Formula 1 con la Red Bull, il team col quale ha conquistato quattro titoli mondiali consecutivi. Un legame sancito da un contratto che lo lega a Milton Keynes fino al 2028, ma che non è poi così blindato a causa della presenza si una scappatoia giuridica quale è la clausola rescissoria.
Pertanto, il futuro del pilota olandese nella compagine diretta da Christian Horner – che è nuovamente alle prese con le vicende extra pista che lo vedono imputato – non appare del tutto sicuro. Le voci di un possibile approdo in Mercedes o Aston Martin continuano a circolare con insistenza, soprattutto dopo l’ingresso di Adrian Newey nella squadra di Lawrence Stroll.
Herbert: “In Red Bull la situazione è complessa”
Tra coloro che dubitano della permanenza a lungo termine di Verstappen in Red Bull c’è Johnny Herbert. L’ex pilota britannico, in un’intervista rilasciata a CasinoApps, ha manifestato preoccupazione per il clima all’interno della scuderia di anglo-austriaca Secondo l’ex Benetton, i primi segnali di malcontento da parte dell’olandese sarebbero già emersi durante i test in Bahrain, quando la RB21 non avrebbe convinto del tutto: leggi il focus.
Il nodo centrale della faccenda, secondo Herbert, riguarda non solo le prestazioni della vettura 2025, ma soprattutto il progetto relativo al motore Red Bull Powertrains per il 2026. La power unit, sviluppata in collaborazione con Ford che si occuperà maggiormente della parte elettrica (batterie nella fattispecie), starebbe incontrando più ostacoli del previsto. Per ora si tratta di voci impazzite, ma che alimenterebbero i dubbi sulla competitività del team nella nuova era regolamentare.
“Si parla di problemi significativi nello sviluppo del motore, con risultati che non sembrano affatto incoraggianti”, ha ammonito Herbert. “Se la Red Bull dovesse trovarsi in difficoltà, per Verstappen potrebbe essere più semplice prendere una decisione drastica. Aston Martin disporrà del motore Honda con cui ha già vinto e potrà contare su Adrian Newey. Non sarebbe sorprendente se Max decidesse di cambiare squadra. Il suo obiettivo è solo uno: vincere”.
Verstappen lontano dalla Red Bull? Herbert non ha dubbi
L’ipotesi che Verstappen possa lasciare la Red Bull prima della scadenza del contratto non è da escludere, soprattutto se le difficoltà legate al motore 2026 dovessero aggravarsi. “Se la power unit Red Bull non dovesse funzionare e si aprisse un’opportunità in Aston Martin, sarei sorpreso se Max non la prendesse in considerazione”, ha aggiunto Herbert che spinge ancora sull’ipotesi Aston dove troverebbe vecchie conoscenze e una cascata d’oro che Lawrence Stroll sarebbe disposto ad investire per accaparrarsi le prestazioni sportive del pilota più consistente delle ultime stagioni.

“Newey e Honda potrebbero riportare la squadra ai vertici, e Verstappen è in Formula 1 per vincere. Horner ha ribadito che rimarrà, ma la storia della Formula 1 ci insegna che i contratti hanno un peso relativo quando le prestazioni non sono all’altezza. I grandi campioni hanno sempre avuto clausole legate ai risultati”, ha chiosato Herbert.
Dal team di Milton Keynes, nel corso dell’ultimo anno, sono arrivate ripetute smentite riguardo alle difficoltà nello sviluppo del nuovo motore, con la dirigenza che ha assicurato che il progetto viaggia nei binari giusti e soprattutto senza ritardi di sorta. Ma ciò non basta a placare le voci di addio.
Il 2025 sarà probabilmente un’annata chiave: se Max non dovesse riuscire a difendere il titolo ogni tipo di scenario sarebbe possibile. Mercedes, che l’olandese l’aveva cercato come raccontato nei giorni scorsi (leggi qui), resta alla finestra mentre “pesa” le prestazioni di Andrea Kimi Antonelli e valuta se rinnovare il contratto di George Russell che scade a fine 2025; Aston Martin continua ad allungare lo sguardo sulla vicina Milton Keynes perché la sua line-up presto avrà bisogno di una bella rinfrescata. E quale migliore occasione quella di introdurre un fenomeno come il quattro volte iridato nel gruppo.
Crediti foto: Oracle Red Bull Racing