Red Bull: prove tecniche di distensione

Max Verstappen ha parlato alla vigilia del Gp d'Australia provando a rasserenare l'ambiente Red Bull funestato dalle polemiche

Qualcuno la penserà diversamente – oggi sembra quasi che essere guerrafondai sia un vanto da ostentare – ma il conflitto è sempre lo strumento meno idoneo a risolvere questioni spinose. Lungi da noi volerci lanciare in un trattato d’etica, Formulacritica, seppur con un approccio diverso, si occupa pur sempre di F1. Senza perdersi in troppi preamboli veniamo al dunque: in Red Bull vogliono far calmare le acque perché la faida interna stava rendendo il clima troppo pesante.

Aveva già iniziato Jos Verstappen a spegnere il fuoco (lui che l’aveva acceso) parlando della necessità di ritrovare coesione e serenità. Oggi suo figlio ha seguito la scia provando a mettere la parola fine a settimane di speculazioni, ricostruzioni e incastri più o meno fantasiosi. 


Max Verstappen seda le polemiche

Per quanto ne so il caso Horner è stato gestito nel modo giusto. È importante mantenere insieme le figure chiave di una squadra perché è da loro che nasce la prestazione”, ha detto Max a motorsport-total. “Chi sono queste figure chiave? Non farò nomi”. Affermazioni che sembrano smentire la tesi della Bild secondo cui Horner avrebbe forzato la mano per allontanare il direttivo e mostrare che Red Bull può vincere anche senza figure di rilievo. 

Max Verstappen - Oracle Red Bull Racing
Max Verstappen – Oracle Red Bull Racing

Max non ha fatto riferimento ad una rescissione prematura. I suoi dubbi, semmai, sono sulla permanenza post 2028. “Non so cosa succederà dopo il 2028. Se resterò in Formula 1, se continuerò, se firmerò un nuovo contratto. Sarebbe una bella storia, anche per me personalmente, restare fino alla fine. Significherebbe che facevo parte di una famiglia e di una squadra”. Max ha parlato della Red Bull come di una seconda famiglia in cui, a volte, ci sono divergenze di opinione. Parole votate alla saggezza che hanno il fine di compattare il gruppo. 

Verstappen cerca di rassicurare i naviganti anche sulle presunte difficoltà che attanagliano il reparto powertrains che dal 2026 sarà orfano della Honda e accoglierà Ford. Sempre che non si rompano accordi che dovrebbero essere comunque solidi.

Se dovessi preoccuparmi di ogni speculazione dovrei farlo anche del fatto se sarò ancora vivo domani. Parlo con Horner e con le persone che lavorano al reparto power unit e non c’è motivo di farsi prendere dal panico; non siamo ancora nel 2026. Siamo in competizione con costruttori di motori affermati e non sarà facile batterli. Ma ci sono molte persone brave che lavorano al progetto”.

È presto per affermare che il barometro dice bel tempo, di certo il vento di burrasca che spirava nei giorni scorsi sembra essere stato declassato a brezza marina. Cosa, ovviamente, che non chiude il caso. In corso c’è un’inchiesta della FIA che è stata attivata da un ricorso nei riguardi di Horner. Un esito clamoroso potrebbe riaccendere la miccia della tensione.  


Crediti foto: Oracle Red Bull Racing

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