Red Bull costretta a scegliere tra Horner e la Ford

La Ford, partner tecnico e commerciale della Red Bull, avrebbe chiesto massima chiarezza sull'Horner-Gate. C'è il rischio che si attivi una clausola rescissoria che lascerebbe il reparto powertrains orfano di un alleato strategico

Gli effetti del cosiddetto “Horner Gate“ si amplificano. Gli accordi tecnico-commerciali che la Red Bull ha sottoscritto con la Ford potrebbero essere seriamente a rischio. Qualche giorno fa, Mark Rushbrook, Global Director di Ford Performance Motorsport, aveva espresso più di una perplessità per quanto sta accadendo dall’altra parte dell’oceano: “In quanto azienda familiare governata da standard molto elevati di comportamento e integrità, ci aspettiamo lo stesso dai nostri partner “. Un monito chiaro che lascia poco spazio a interpretazioni.

Ogni scenario è aperto, anche quelli più clamorosi. Sebbene lo sviluppo della power unit 2026 sia in stato molto avanzato (una versione monocilindrica gira ai banchi da qualche mese) non è da escludere una brusca interruzione del legame tra Milton Keynes e Dearborn, sede del colosso statunitense dell’automotive.

I media d’oltreoceano ritengono che esistano clausole che permetterebbero l’interruzione del rapporto da parte della Ford. Il Financial Times dà dettagli importanti sugli ultimi sviluppi. Se lo scandalo fosse confermato e se emergesse chiara la volontà di Red Bull di tenerlo nascosto, Ford potrebbe disimpegnarsi senza dover pagare penali

Ford, sempre secondo l’autorevolissima testata specializzata, avrebbe inviato una missiva riservata al team Red Bull in cui sarebbe scritto a chiare lettere che si esige piena trasparenza nella gestione delle accuse mosse al manager di Leamington Spa. 

Red Bull - Ford

Horner Gate: Red Bull non può permettersi di perdere Ford

Stando così le cose, se dovesse essere confermata la sua responsabilità, Horner vedrebbe lo scranno su cui siede traballare pericolosamente col rischio concreto di essere rimosso dalla posizione che occupa per permettere la normale prosecuzione del rapporto Ford-Red Bull. 

In questa fase, infatti, la scuderia anglo-austriaca non si può permettere di perdere un partner fondamentale nella costruzione della nuova power unit che, dal 2026, dovrà sostituire gli efficacissimi propulsori Honda che saranno installati nel grembo delle Aston Martin che sarà partner esclusivo dei nipponici.

Nel frattempo i vertici di Red Bull GmbH, la società che detiene il team, stanno valutando gli uomini che potrebbero prendere il posto del pluripremiato Horner. Il nome che circola più insistentemente è quello del team manager Jonathan Wheatley. In seconda battuta è emerso quello di David Coulthard, attualmente ambasciatore dei “tori caricanti”.

Diverse voci, stavolta provenienti dalla Germania, parlano di tre altri possibili papabili: Oliver Oakes, fondatore di Hitech GP che opera in F2 e F3 e ha legami con Red Bull, il redivivo e “de-gardenizzato” Mattia Binotto reduce dalla lunga esperienza in Ferrari e il silurato da Alpine Otmar Szafnauer. Sviluppi sono attesi a breve in una vicenda che si fa sempre più intricata.


Crediti foto: Oracle Red Bull Racing

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