La Red Bull Racing ha recentemente svelato i retroscena della decisione di non ingaggiare Carlos Sainz nella stagione 2024, quando lo spagnolo era sul mercato piloti. Nonostante il suo talento riconosciuto, il Team Principal Christian Horner ha spiegato che la squadra di Milton Keynes ha optato per prolungare il contratto di Sergio Perez, basandosi sui risultati ottenuti dal messicano nelle prime fasi della stagione.
“Carlos è un grande pilota, ma in quel momento Checo era secondo nel campionato piloti e aveva conquistato il podio in quattro delle prime cinque gare”, ha dichiarato Horner a Sky Sports F1.
Tuttavia, il rendimento di Perez è calato nel corso della stagione, portando alla separazione consensuale con il team al termine del campionato. Il messicano ha chiuso la campagna sportiva 2024 all’ottavo posto in classifica piloti, con un distacco di 285 punti dal compagno di squadra Max Verstappen. Questo divario ha pesato sulla lotta per il titolo costruttori, vinto dalla McLaren, con la Red Bull scesa al terzo posto.
La decisione di non puntare su Sainz ha sollevato dubbi, soprattutto dopo che lo spagnolo ha firmato un contratto pluriennale con la Williams, respingendo le offerte di altre squadre come Sauber/Audi e Alpine. Horner ha ammesso che “col senno di poi, ci sono sempre decisioni che si possono rivedere”, ma ha sottolineato il successo individuale di Verstappen, che ha conquistato il suo quarto titolo consecutivo con due gare di anticipo.

La Red Bull ha ora scelto di guardare al futuro, promuovendo Liam Lawson come compagno di squadra di Verstappen per la stagione 2025. Il giovane pilota neozelandese ha ben figurato nelle due mezze stagioni in VCARB e sicuramente è un professionista che, potenzialmente, può dare meno fastidio a Max di quanto ne potesse dare un osso durissimo come Sainz. L’ex Ferrari, probabilmente, ha pagato per la sua elevata cifra tencica da cui scaturisce l’incompatibilità col modello Red Bull.
Crediti foto: Oracle Red Bull Racing, Formulacritica