Red Bull: l’arte della pretattica

Alle porte del weekend del Gran Premio d’Ungheria (QUI il programma completo) dalla Red Bull giocano a nascondino. La RB20 sarebbe alle spalle della McLaren MCL38 e della Mercedes W15. Parere azzardato di un amante dell’iperbole: Helmut Marko.


L’arte della pretattica, la capacità di mettere le mani avanti. Se queste fossero materie universitarie Helmut Marko sarebbe un cattedratico. Molto si è detto su una McLaren prima forza e di una Mercedes ormai arrivata ma alla fine, lassù, ci sono sempre Red Bull e Max Verstappen

La RB20 non è una vettura dominante ma è evidente che riesca a massimizzare le possibilità offerte dalla pista grazie a un muretto efficace e a un pilota dal talento superiore. Si chiama pacchetto ed è quello che funziona e riesce a staccare i rivali che, a turno, si fanno sotto per poi perdersi in errori banali per poi ritornare ancora in un circolo infinito che avvantaggia il campione del mondo in carica che ha imparato a gestire quando non si può aggredire. 

Qualifiche Gp Gran Bretagna, Red Bull
Sergio Perez a bordo della RB20

Red Bull: in Ungheria con una RB20 aggiornata

Nonostante queste evidenze, Helmut Marko ritiene che la Red Bull sia la terza forza attualmente in griglia. Un modo piuttosto maldestro di mettere pressioni su avversari che non hanno l’anello al naso e sono ben consapevoli della consistenza degli austriaci. 

Per uscire dalla scomoda condizione di team arrancante (la cosa fa sorridere) Red Bull ha in cantiere alcune modifiche alla vettura. Ne ha dato conto il manager di Graz che non ha fatto mistero che all’Hungaroring vedremo delle novità. “Per noi tutto deve combaciare perfettamente per vincere. Non possiamo permetterci il minimo errore. Per fortuna ci sarà un aggiornamento all’Hungaroring: speriamo che questo ci faccia fare un altro passo avanti”, ha detto a Speedweek.

Se si guarda alle prossime gare, Ungheria è una pista piuttosto lenta, mentre Spa è uno dei tracciati preferiti di Max. Una cosa è certa: l’aggiornamento deve funzionare, perché attualmente siamo dietro alla McLaren e, considerando Silverstone, alla Mercedes. Red Bull non ha la vettura più veloce al momento e dobbiamo correggerla con l’aggiornamento”, ha arringato Marko. 

Come osservato in precedenza, Red Bull riesce a primeggiare nonostante tutto perché i rivali, a un certo punto, si fanno male da soli e si tolgono dai giochi. Esempio lampante è la Ferrari che a Monaco era nell’iperspazio per trovarsi, dal Canada in poi, tre metri sotto terra. 

Helmut Marko, consulente Oracle Red Bull Racing

Marko, sempre pungente nelle sue uscite, non poteva non lanciare una frecciatina agli uomini di Maranello che ancora una volta hanno perso la bussola dopo una partenza a tutto gas. “Credo anche che la Ferrari non sia più in gioco”. Più che una bordata sembra una sentenza. Ma non c’è da prendersela perché quello che stanno facendo nel team del Cavallino Rampante, tra pacchetti di aggiornamento che appaiono e scompaiono come in uno spettacolo di magia di bassa qualità, non può che alimentare questo genere di osservazioni. 

Il back-to-back UngheriaBelgio ci dirà se gli update introdotti sulla vettura il cui sviluppo è demandato a Pierre Waché saprà imporsi in maniera convincente così da smentire lo stesso Marko che prova a giocare a nascondino. Red Bull punta in maniera convinta a vincere ancora una volta i due titoli. Se quello Piloti è nelle salde mani di Verstappen, quello Costruttori è appeso alle lune di Sergio Perez che si sta mal districando in una stagione molto deludente. 

Non è un caso che il responsabile del programma piloti stia valutando concretamente la promozione di uno tra Liam Lawson, il collaudatore del team, Daniel Ricciardo e Yuki Tsunoda già dopo la pausa estiva. Per il 2025, invece, il nome di Carlos Sainz sembra aver preso nuovamente forma. Vedremo. 


Crediti foto: Oracle Red Bull Racing

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