Il 2026 sarà un anno spartiacque per la Formula 1. Un nuovo regolamento tecnico ridisegnerà completamente le monoposto, con rivoluzioni sia aerodinamiche che meccaniche. In cima alla lista delle innovazioni ci sarà l’introduzione di nuove Power Unit, più efficienti e sostenibili.
Ed è proprio qui che si inserisce il nuovo chiacchiericcio da paddock: secondo “fonti affidabili” (tradotto: nessuno), la Mercedes sarebbe in netto vantaggio sullo sviluppo della PU 2026. Nei capannoni di Brackley, si dice, starebbe nascendo un mostro pronto a devastare la griglia… un déjà vu che riporta alla mente il 2014, quando il team di Toto Wolff inaugurò l’era ibrida con un dominio schiacciante.
Ma chi lo dice davvero che la Mercedes 2026 sarà imbattibile?
Bella domanda. Chi lo dice? Perché a leggere tra le righe (e tra i post), nessuno mette la faccia su queste notizie. Le fonti sono sempre “anonime”, i dettagli vaghi, e le affermazioni costruite su ipotesi più che su dati tecnici.
Pare che le informazioni arrivino da insider misteriosi, “persone informate sui fatti” che, guarda caso, non compaiono mai in conferenze stampa, né firmano articoli, né si espongono in alcun modo. Alcuni sostengono di averle captate “nel paddock”, ma – ironia della sorte – in quel paddock manco c’erano. È il classico gioco del telefono senza fili, dove bambini con tesserini amaranto aggiungono un pizzico di fantasia a ogni passaggio. Il tutto mentre il tabaccaio di Milton Keynes continua a negare di aver pubblicato la foto 76 di Horner; peccato che nessuno gli avesse chiesto nulla.
Verstappen in Mercedes e Russell in bilico: è già silly season?
E come ogni buon rumor che si rispetti, non basta dire che la Mercedes è fortissima: bisogna anche agitare il mercato piloti. Ecco quindi che, con quattro gare disputate nel 2025 e un Verstappen non così dominante, qualcuno già spinge la narrativa del divorzio da Red Bull. Direzione? Ovviamente Brackley. Peccato che, al momento, George Russell stia trattando un nuovo contratto proprio con Mercedes.
La silly season è ufficialmente partita. Ma siamo solo ad aprile. E si corre persino a Pasqua.
Serve un po’ di… decenza?
La Formula 1 è uno sport complicato, pieno di sviluppi tecnici, strategie e dinamiche economiche. Ma ogni anno, puntuale, arriva il momento in cui le notizie si trasformano in fan fiction.
Ci vorrebbe un po’ più di decenza (o magari di deontologia giornalistica). Perché mentre i team lavorano in silenzio, con anni di studio e test, alcuni titoli clickbait fanno passare per verità assolute dei semplici “me l’ha detto uno”. Una voce non verificata diventa un’indiscrezione, poi una notizia, poi una certezza per i commentatori da tastiera.
Intanto, nessuno ha ancora sentito il rombo della PU 2026, né visto una monoposto girare in pista sotto i nuovi regolamenti. Ma la narrazione corre veloce, più della vettura che, forse, nel 2026 sarà la più forte. Forse. Come abbiamo anticipato.
Informare con criterio non è ancora fuori moda
La passione per la Formula 1 merita rispetto. E lo meritano anche i lettori, che non dovrebbero accontentarsi di suggestioni travestite da notizie. Il futuro della categoria è affascinante, ma costruirlo con teorie non verificate significa solo disinformare.
Nel frattempo, meglio godersi la stagione in corso. E magari sperare che, dopo Pasqua, non rinasca solo la competizione… ma anche la voglia di raccontare la verità, non solo frottole partorite da mitomani.