Ultimamente uno dei topic più discussi e ricorrenti sui social riguarda proprio il prezzo dei biglietti per i Gran Premi di F1 che non sono affatto accessibili. Da cosa dipendono questi prezzi esorbitanti? I fattori sono molteplici e sono legati ai costi elevati di organizzazione, al valore dell’evento e alla domanda del pubblico.
Organizzare un Gran Premio di Formula 1 è un’impresa complessa e costosa che richiede una pianificazione dettagliata e un notevole investimento finanziario. L’evento coinvolge diverse fasi, dalla costruzione delle infrastrutture alla gestione logistica, alla promozione e alla sicurezza.
Prezzo biglietti F1 – Vediamo nel dettaglio i principali aspetti e costi associati a questa organizzazione
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Ottenimento della Licenza e Costi di Hosting
La prima fase è ottenere la licenza dalla Formula 1 per ospitare un Gran Premio. Questo comporta una quota di hosting, che può variare dai 20 ai 50 milioni di dollari all’anno, a seconda della località e del contratto stipulato con Formula 1 Management (FOM). Questi contratti solitamente hanno una durata di 3-5 anni.
I costi dei contratti degli autodromi per ospitare gare di Formula 1 variano molto in base all’importanza del circuito e alla durata dell’accordo. Alcuni autodromi pagano cifre significative per mantenere il proprio posto in calendario, con contratti che possono superare i 30 milioni di dollari all’anno. Circuiti storici come Silverstone e Suzuka hanno contratti in scadenza nel 2024, mentre altre località come Abu Dhabi e Miami hanno accordi a lungo termine fino al 2030 e oltre. Anche località emergenti del Medio Oriente sono ben coperte fino al 2036
Circuito | Quota pagata per ospitare il Gp |
Bahrain | 45 milioni di dollari |
Jeddah | 55 milioni di dollari |
Australia | 35 milioni di dollari |
Imola | 20 milioni di dollari |
Barcellona | 25 milioni di dollari |
Montecarlo | 15 milioni di dollari |
Baku | 55 milioni di dollari |
Montreal | 30 milioni di dollari |
Red Bull Ring | 25 milioni di dollari |
Silverstone | 25 milioni di dollari |
Hungaroring | 40 milioni di dollari |
SPA | 22 milioni di dollari |
Zandvoort | 32 milioni di dollari |
Monza | 25 milioni di dollari |
Singapore | 35 milioni di dollari |
Giappone | 25 milioni di dollari |
Messico | 25 milioni di dollari |
Stati Uniti | 25 milioni di dollari |
Brasile | 25 milioni di dollari |
Abu Dhabi | 40 milioni di dollari |
Cina | 50 milioni di dollari |
Qatar | 55 milioni di dollari |
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Costruzione e Manutenzione del Circuito
Se il circuito è permanente, come Monza o Silverstone, i costi principali sono legati alla manutenzione e agli aggiornamenti richiesti dalle normative di sicurezza della FIA (Federazione Internazionale dell’Automobile). Se invece si tratta di un circuito cittadino, come Monaco o Singapore, i costi possono salire drasticamente per via della costruzione temporanea delle infrastrutture, che può superare i 30 milioni di dollari.
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Logistica e Servizi
Oltre al circuito, è necessario predisporre strutture per i team e il personale della F1, compresi garage, aree hospitality, paddock e media center. La logistica comprende anche la gestione dei trasporti per le squadre e i materiali, oltre che il personale di sicurezza e medico. I costi logistici possono facilmente superare i 10 milioni di dollari.

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Promozione e Marketing
Per assicurarsi il successo finanziario dell’evento, è fondamentale un’efficace campagna di marketing e promozione. Questo include pubblicità su vari media, attività di engagement con i fan, eventi collaterali e l’attrazione di sponsor. I costi per queste attività possono variare significativamente, ma una buona campagna promozionale può richiedere un investimento compreso tra i 5 e i 10 milioni di dollari.
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Sicurezza e Personale
Garantire la sicurezza di piloti, team, spettatori e personale è una priorità. Questo comporta l’impiego di forze di sicurezza, vigili del fuoco, paramedici e addetti alla pista. Anche le attrezzature di sicurezza, come barriere e sistemi di assorbimento degli impatti, sono costose. La spesa per la sicurezza può ammontare a diversi milioni di dollari.
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Organizzazione Temporale
L’organizzazione di un Gran Premio inizia diversi mesi, se non anni, prima dell’evento stesso. Le principali tappe includono:
- Pianificazione: definizione del budget e stipula dei contratti con fornitori e partner.
- Costruzione e Allestimento: preparazione del circuito e delle strutture temporanee.
- Operazioni Pre-Evento: test e verifiche tecniche, coordinamento logistico e messa a punto della sicurezza.
- Evento: gestione dell’evento e delle emergenze.
- Smantellamento e Analisi: rimozione delle strutture temporanee e analisi post-evento per migliorare le edizioni future
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Valutazione dei benefici
Prima di organizzare un Gran Premio bisogna anche valutare quali benefici l’evento può portare alla città ospitante. I vari aspetti presi in considerazione sono i seguenti.
- Turismo: afflusso di spettatori, team e media, con conseguenti entrate per hotel, ristoranti e attività commerciali locali.
- Visibilità: esposizione mediatica globale, che può attirare ulteriori investimenti.
- Sviluppo Infrastrutturale: investimenti in infrastrutture che restano disponibili anche dopo l’evento.
Gli organizzatori di un Gran Premio, come quelli di Formula 1, devono investire cifre considerevoli per ospitare l’evento, ma ci sono diverse fonti di ricavo che permettono loro di rientrare degli investimenti e, in alcuni casi, ottenere profitti. Ma come riescono a farlo? Quali sono i fattori che permettono di rientrare dei soldi investiti?