Il tribunale federale del Texas è il teatro di una causa legale che vede come protagonisti del caso: Prema Engineering S.r.l., azienda italiana specializzata in soluzioni tecniche per il motorsport, e Automobili Lamborghini S.p.A., insieme alla sua controllata Lamborghini America LLC. Le accuse sono gravi: furto di segreti industriali e violazione del copyright.
Il contesto tecnico e sportivo
Nel 2024, Prema Engineering forniva supporto tecnico alla squadra Iron Lynx, impegnata con Lamborghini nei campionati WEC e IMSA con le Hypercar LMDh. Tra i compiti di Prema rientrava lo sviluppo di software dedicati alla gestione dei volanti – i cosiddetti Setups – fondamentali per l’interfaccia pilota-vettura. Si tratta di configurazioni altamente personalizzate, parte integrante della strategia operativa e prestazionale del team.
L’accusa: copia e utilizzo illecito
Secondo la denuncia depositata da Prema, il 27 luglio 2024, durante un test privato a COTA (Circuit of The Americas, Austin), Lamborghini avrebbe copiato il Setup dal volante utilizzato sulla vettura, senza autorizzazione. Il software sarebbe poi stato trasferito su un altro volante fornito temporaneamente da Prema stessa — un volante che, secondo gli accordi, doveva essere privo di dati.
Da quel momento, il Setup sottratto sarebbe stato utilizzato tra agosto e settembre 2024 nel simulatore Lamborghini a Sant’Agata Bolognese per finalità di sviluppo, senza consenso da parte di Prema. Poco dopo, Lamborghini ha interrotto la collaborazione con Iron Lynx e ha siglato un nuovo accordo con il team statunitense Riley Motorsports, che, secondo Prema, avrebbe beneficiato del know-how ottenuto in modo illecito.
La prova chiave e le richieste
La prova centrale portata da Prema risale al 15 ottobre 2024, quando l’azienda ha ricevuto indietro il volante “prestato”: al suo interno era ancora presente il Setup utilizzato nei test di COTA, mai autorizzato alla condivisione o alla diffusione.
Nel suo ricorso, Prema chiede il riconoscimento formale del furto di segreti industriali e della violazione del copyright – che, pur non registrato, è comunque tutelato dal diritto d’autore italiano. L’azienda punta a ottenere un risarcimento per il danno subito. In particolare pone l’attenzione all’uso del software da parte del nuovo team Lamborghini, e invoca un provvedimento che impedisca ulteriori utilizzi del Setup in questione.
Crediti foto: Lamborghini