Pirelli si è sempre distinta, nella sua esperienza in F1, per la capacità di adattarsi ai contesti e per la rapidità con la quale è stata in grado di rispondere alle esigenze che di volta in volta si sono rese palesi.
Dopo lo spettacolo (?) del Gran Premio di Monaco 2024 è sorta la necessità di creare le condizioni affinché non si replicassero stucchevoli trenini di auto. Tante le proposte e, tra queste, l’introduzione di uno pneumatico più morbido che impone a team e piloti di fermarsi ai box nonostante la volontà di amministrare tenendo in vita troppo a lungo le coperture.
Pirelli, assecondando le richieste di chi chiedeva meno prevedibilità, sta lavorando a un nuovo pneumatico C6 per migliorare le gare sui circuiti cittadini sin dal 2025. Il costruttore italo-sinico aggiungerà una sesta mescola più morbida che verrà usata prevalentemente sui tracciati a basso degrado. Come, appunto, Montecarlo.
“Stiamo già pensando di introdurre una C6, una mescola più morbida, soprattutto per i circuiti cittadini“, ha detto il direttore Motorsport Pirelli Mario Isola. La specifica è stata già stata testata al Paul Ricard e, riferisce il manager italiano, si sta pianificando di testarla di nuovo a Monza o più avanti nel corso dell’anno.

F1 2025: Pirelli verso l’ammorbidimento dell’intera gamma
In linea di principio, Pirelli intende puntare su mescole più morbide. “Abbiamo questa idea di introdurre una mescola più morbida e di spostare leggermente anche la gamma delle altre mescole“, ha detto Isola.
L’attuale compound C2 si avvicinerà al C3, mentre la specifica C1 rimarrà la gomma più dura. “La costruzione del 2025 è stata definita al 90%, quindi sappiamo che ora possiamo concentrarci maggiormente sullo sviluppo delle mescole per ridurre il surriscaldamento e spostare un po’ le mescole per averle meglio distanziate“, ha spiegato Isola che, con la sua azienda, ha accolto le richieste della Formula Uno.

I team si dicono favorevoli all’iniziativa. Mike Krack, in rappresentanza delle squadre, ha affermato che l’introduzione della C6 è una mossa utile perché può aprire ulteriori opzioni strategiche nei gran premi: “Con le auto che rimarranno le stesse per l’ultimo anno dei regolamenti, penso che l’aggiunta di qualche variabile sia positiva”, ha spiegato il manager.
Questa mossa dovrebbe, almeno in via teorica, rendere certi eventi meno scontati. Un fattore positivo per una Formula Uno alla continua ricerca di spettacolo e imprevedibilità.
Crediti foto: Pirelli Motorsport