Di recente abbiamo riportato una voce proveniente da Juan Pablo Montoya, secondo cui Oscar Piastri e il suo manager Mark Webber sarebbero in contatto con un team presente sulla griglia. Una dichiarazione forte, che ha inevitabilmente acceso il dibattito sul futuro del pilota australiano.
Che sia verità o meno, sono diversi gli elementi che possono sostenere quella tesi. Ma osservandoli nel loro insieme, la conclusione alla quale si arriva è forse più laterale che diretta: più che una reale volontà di cambiare aria, Piastri sembrerebbe alla ricerca di una maggiore centralità all’interno del progetto McLaren.
Ed è proprio da qui che nasce la domanda: cosa dovrebbe fare Oscar Piastri per raggiungere questo obiettivo? E, soprattutto, come dovrebbe ripartire dopo una stagione che lo ha visto a lungo protagonista, salvo poi perdere terreno nella fase decisiva?
Ripartire da zero: la lettura di Jacques Villeneuve
Una prima risposta arriva da Jacques Villeneuve. L’ex campione del mondo invita Piastri a dimenticare completamente la stagione appena conclusa. Un campionato che l’australiano ha sfiorato alla sua terza annata in Formula 1, ma che ha lasciato inevitabilmente strascichi emotivi.
“È qualcosa che dovrà metabolizzare durante questo inverno”, ha spiegato Villeneuve a PokerScout. “Spero che arrivi al primo test come un uomo completamente nuovo, dimenticando del tutto questa stagione. Deve ripartire da zero”.
Piastri è sempre stato descritto come un pilota freddo, glaciale, tanto da essere più volte accostato a Kimi Räikkönen (ultimo a vincere con Ferrari nel 2007). Ma secondo Villeneuve questo non basta. Il carattere, in un contesto come la Formula 1, va irrobustito.
“Devi essere duro, questo è il punto. All’esterno sembra tutto bello e amichevole, ma è un mondo duro. Quest’anno non ha funzionato, e lui sa di aver avuto quel campionato in mano. Lo stava controllando”.
Talento e contesto: il punto di vista di Steiner
Villeneuve aggiunge anche un altro elemento: per Piastri la delusione sarebbe stata persino più pesante di quella vissuta da Max Verstappen, che ha perso un mondiale per soli due punti. Per l’australiano, infatti, il colpo è stato quello di passare da leader del campionato a terzo nella classifica finale.
Diverso l’approccio di Günther Steiner, che si limita a una valutazione più pragmatica. L’ex Team Principal della Haas non ha dubbi sul talento di Piastri, ma sottolinea come il suo destino sia legato anche alle circostanze.
“Deve essere nella macchina giusta al momento giusto”, ha detto al podcast Red Flags. “Dal punto di vista del talento può farcela, non ho dubbi. E se dovesse ritrovarsi nella stessa situazione di quest’anno, penso che la prossima volta vincerà. Non dimentichiamo che era solo la sua terza stagione in Formula 1”.

Oscar Piastri e l’occorrente per la stagione 2026
Le riflessioni di Villeneuve e Steiner convergono su un punto: Oscar Piastri è veloce, solido, ma l’esperienza in Formula 1 va intesa a 360 gradi. Non solo chilometri percorsi in pista, ma anche gestione mentale, politica interna e rapporti di forza in seno del team.
In questo senso, la stagione McLaren 2025 ha ricordato per certi versi quella Mercedes del 2016 con Lewis Hamilton e Nico Rosberg: due piloti liberi di correre, senza vere “silver rules”, ma con tutte le tensioni che una simile impostazione comporta.
Ed è forse qui il nodo centrale della questione. Piastri non sembra aver bisogno di consigli tecnici o rivoluzioni personali. Piuttosto, ha bisogno di chiarezza. Le papaya rules nascono per tutelare la squadra, non per consacrare un pilota. E finché resteranno il principio guida, sarà difficile per chiunque emergere in modo definitivo.
Per vincere, Piastri ha bisogno di libertà di confronto reale, ad armi pari. Se questa non dovesse arrivare, potrebbe essere spinto a imporsi. Una scelta rischiosa, perché mettersi contro la squadra non è mai privo di conseguenze. Ma è anche il passaggio obbligato per chi aspira a diventare qualcosa di più di un semplice protagonista.
In fondo, più che di un addio imminente, il momento di Oscar Piastri racconta il bisogno di capire se McLaren sia pronta a fare il passo successivo insieme a lui. E questa risposta, più di qualsiasi voce di mercato, definirà il suo futuro.
Crediti foto: McLaren
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