Charles Leclerc vanta un ricco palmares, la sua carriera è costellata di numerosi successi nei campionati propedeutici e, dopo una breve gavetta a bordo della Alfa Romeo Racing, ha saputo conquistare la fiducia dei ferraristi a suon di giri veloci e pesantissimi podi.
Ormai figura di alto rilievo nel paddock, il pilota monegasco è sempre menzionato tra i potenziali campioni del mondo: isteria di massa o lucida realtà?
In questo articolo vi elencherò i motivi per il quale, molto probabilmente, Charles Leclerc non indosserà mai la corona di campione del mondo.
Perché guida la Ferrari
Parliamoci chiaro, la Scuderia Ferrari sta vivendo un lunghissimo digiuno. È dal 2007 che a Maranello non si festeggia un mondiale, l’ultimo in grado di vincerne uno, il mite Kimi Raikkonen, oggi si gode la pensione.
Perché guiderà ancora la Ferrari
Dopo aver firmato il contratto più duraturo mai stipulato con un pilota della Rossa, Leclerc ha vissuto diversi alti e bassi. In 5 anni è stato in lotta per il mondiale per circa 5 GP, grazie una F1-75 apparentemente all’altezza delle aspettative. Oggi la storia con Ferrari prosegue con un nuovo contratto a tempo indeterminato: un caso esemplare di sindrome di Stoccolma.
Perché i TP Ferrari non aiutano
La recente storia della Scuderia è costellata da licenziamenti, giochi di potere e congiure. La recente lista dei Team Principal della Rossa non racconta storie felicissime:
- Marco Mattiacci: chi?
- Maurizio Arrivabene: “piedi per terra e testa bassa” diceva. Dopo essere stato accoltellato alle spalle dal suo direttore tecnico, ha diretto con grande successo la Juventus, infatti oggi ha così squalifiche che non può manco lanciare la palla a un bimbo nel parco comunale
- Mattia Binotto: dopo aver eliminato l’unico ostacolo al potere (Arrivabene) costruisce un motore con 4000CV in grado di sverniciare le velocissime Mercedes in rettilineo. FIA lo sgama e, per punizione, Ferrari deve portare in pista un aborto chiamato SF1000. Oggi lavora nell’industria automotive dedicata all’elettrico.
Dopo aver vissuto (e subito) tutta l’era Binotto, oggi Leclerc lavora a stretto contatto col TP Frédéric Vasseur, vecchia conoscenza in ART e Alfa Romeo Racing. La sua mossa migliore? Rinnovare Leclerc.
Perché Ferrari fa marketing, non Formula 1
Il recente colpaccio fatto da Elkann, con l’acquisto di Sir Lewis Hamilton ha messo in luce la notevole forza del brand Ferrari, in grado di ingolosire un 7 volte campione del mondo, strappandolo alla scuderia con la quale ha scritto la storia dello sport.
Parallelamente, questa mossa evidenzia anche le priorità del mega presidente, più interessato a vendere cappelli e magliette, piuttosto che mettere in pista un’auto vincente (o almeno in grado di fare il GPV).
Perché vive un amore amaro
Per concludere e riassumere nel migliore dei modi, citeremo Gigi Finizio:
Amore che non vincerà se tu non vuoi
Amore grande chiuso dentro una bugia
Senza domani.
Crediti foto: Scuderia Ferrari