La Formula 1 è uno sport in cui la precisione tecnica è tutto. Ogni componente della monoposto è regolamentato nei minimi dettagli e anche pochi decimi di millimetro possono fare la differenza tra vittoria e squalifica. È quanto accaduto a Lewis Hamilton, squalificato dal Gran Premio della Cina 2025 per una violazione tecnica relativa al pattino – noto in inglese come plank assembly – montato sotto al fondo della sua Ferrari.
Durante le verifiche post-gara, gli steward hanno rilevato che lo spessore del pattino della sua vettura era inferiore al minimo regolamentare. Di conseguenza, Hamilton è stato escluso dalla classifica finale della corsa. Ma cos’è esattamente questo pattino? A cosa serve? E come può portare a una squalifica?
Formula 1 – Che cos’è il pattino (plank assembly)
Il pattino è un elemento rigido, solitamente realizzato in legno composito ad alta densità, montato longitudinalmente nella parte centrale inferiore della monoposto. Fa parte del fondo vettura ed è posizionato tra la parte anteriore e quella posteriore del fondo, esattamente sotto il baricentro della vettura. In gergo tecnico internazionale è indicato come plank assembly.
Il pattino ha una funzione principalmente regolamentare: serve a verificare che la vettura non sia troppo bassa rispetto all’asfalto. Una monoposto che corre troppo vicino al suolo può ottenere vantaggi aerodinamici significativi, ma rischia di violare le norme di sicurezza e prestazioni stabilite dalla FIA.
Il plank assembly è composto da:
- il pattino vero e proprio (plank), che deve essere realizzato con materiali omogenei e specifiche di densità ben precise;
- gli skid blocks, ovvero inserti metallici (solitamente in titanio) incassati nel pattino, che servono a limitare l’usura del legno e a generano le caratteristiche scintille quando la vettura tocca l’asfalto;
- i sistemi di montaggio e fissaggio, che devono rispettare requisiti stringenti di materiali, spessori e distribuzione delle forze.
Cosa dice il regolamento tecnico
Il Regolamento Tecnico 2025 della Formula 1, all’articolo 3.5.9, impone che:
- il pattino sia spesso 10 mm ± 0,2 mm quando nuovo;
- dopo l’utilizzo in gara, sia ammesso uno spessore minimo di 9 mm a causa dell’usura;
- la misurazione dello spessore sia effettuata in quattro punti prestabiliti, tramite appositi fori, e che solo questi siano presi in considerazione durante le verifiche;
- i pattini siano simmetrici rispetto all’asse longitudinale e perfettamente integrati con il fondo della vettura, senza lasciare passaggi d’aria tra i componenti.
Le regole definiscono anche come dev’essere realizzato il materiale, il numero di pezzi ammessi, la possibilità di inserire tasche (pocketing), e le specifiche per gli skid blocks, che devono essere:
- montati a filo del pattino;
- di forma e superficie limitata;
- realizzati in lega di titanio, senza trattamenti successivi alla lavorazione.
Formula 1 – Perché il plank si consuma troppo
Il pattino è soggetto a usura durante la gara, soprattutto in condizioni estreme. Le cause principali dell’eccessivo consumo sono:
- un assetto troppo basso, che riduce lo spazio tra il fondo vettura e l’asfalto, aumentando il contatto del pattino con la pista;
- l’utilizzo aggressivo dei cordoli, che può far “grattare” il fondo in punti localizzati;
- sospensioni troppo rigide, che non assorbono bene le irregolarità del tracciato e fanno sbattere la vettura sul suolo;
- una pista con buche o dossi, che incrementano la probabilità di toccare con il fondo (non è il caso di Shaghai, data la presenza di un nuovo manto stradale);
- carichi elevati di carburante, che abbassano l’altezza da terra soprattutto a inizio gara;
- strategie di messa a punto (setup) che privilegiano le prestazioni aerodinamiche a scapito del rispetto dei limiti minimi regolamentari.
La FIA tollera un’usura massima di 1 mm, quindi qualsiasi misurazione al di sotto dei 9 mm nei punti di controllo è sufficiente per determinare una violazione del regolamento tecnico, rendendo la squalifica automatica.
Il caso Hamilton: squalifica inevitabile
Nel caso del GP di Cina 2025, il pattino della Ferrari n.44 è stato misurato in tre dei quattro punti principali:
- 8,6 mm lato sinistro;
- 8,6 mm in corrispondenza del centro vettura;
- 8,5 mm lato destro.
Tutti questi valori sono inferiori al minimo di 9 mm stabilito dal regolamento. Durante l’audizione con i commissari, il team Ferrari ha confermato la validità delle misurazioni e ha riconosciuto che si è trattato di un errore interno, senza presentare alcun appello. Questo ha portato all’applicazione della penalità standard: la squalifica dalla classifica finale della gara.
Un precedente che fa scuola
La squalifica per pattino consumato non è un evento nuovo in Formula 1. È un promemoria severo per i team: la ricerca della performance deve sempre restare nei limiti del regolamento.
Il plank assembly, pur essendo un componente nascosto alla vista, rappresenta uno degli strumenti più importanti per mantenere l’equilibrio tecnico tra sicurezza e prestazioni. E quando si supera quel sottile limite – anche solo di mezzo millimetro – il prezzo da pagare può essere altissimo.
FAQ – Domande frequenti sul pattino in F1
Cos’è il pattino in Formula 1?
È una tavola di legno composito montata sotto il fondo della vettura. Serve a verificare il rispetto dell’altezza minima da terra.
Cos’è il plank assembly?
“Plank assembly” è il termine tecnico inglese, usato nei regolamenti FIA. Indica l’insieme composto da pattino, skids e sistemi di montaggio.
Quanto deve essere spesso il pattino?
Quando nuovo deve essere spesso 10 mm ± 0,2 mm. A fine gara, l’usura massima tollerata è di 1 mm, quindi il minimo accettato è 9 mm.
Come viene controllato?
La FIA misura lo spessore tramite fori dedicati in quattro punti precisi. Solo questi valori vengono considerati.
Cosa succede se il pattino è troppo consumato?
La vettura viene squalificata dalla classifica, indipendentemente dalla posizione ottenuta in gara.
È possibile fare ricorso contro una squalifica per il pattino?
Sì, ma trattandosi di una misurazione oggettiva, i margini per l’appello sono molto ridotti. La squalifica è quasi sempre confermata.