La Formula 1 si appresta a superare il limite dei dieci team che ha caratterizzato la griglia negli ultimi anni. L’ingresso di Cadillac trasforma il volto della serie con la presenza di un undicesimo soggetto. La presenza del colosso americano ha riacceso l’interesse per nuove scuderie, spingendo figure di spicco del paddock a muoversi concretamente. Tra queste, Otmar Szafnauer si sta distinguendo per determinazione e progettualità, ormai da tempo.
L’ex Team Principal di Aston Martin e Alpine ha rivelato, durante il podcast The Team Principal di The Race, di lavorare da oltre un anno a un nuovo team. Ha già definito i principali aspetti operativi e finanziari, in attesa che la FIA e la Formula 1 – leggasi FOM – avviino un processo ufficiale per ammettere una nuova squadra nel campionato.
Szafnauer ha raccolto i fondi necessari grazie a un gruppo di investitori “seri e competenti”, pronti a sostenere le spese per un’avventura in F1. Ha inoltre confermato di aver trovato un partner tecnico per la fornitura delle power unit: un costruttore con comprovata esperienza. “Con le risorse a nostra disposizione possiamo diventare competitivi in tempi rapidi. So esattamente chi coinvolgere nel progetto e sono certo di poterli convincere”, ha affermato Szafnauer.

Otmar Szafnauer: “Piano B, acquistare un team già esistente“
Nel caso in cui la Formula 1 non apra le porte a nuove squadre (ipotesi piuttosto credibile), Szafnauer e i suoi partner prenderanno in considerazione l’acquisto di una scuderia già presente sulla griglia. Valuteranno però l’operazione solo se le condizioni economiche risulteranno eque per entrambe le parti.
La finestra di ingresso più probabile resta quella del 2030, in concomitanza con il nuovo regolamento tecnico e la scadenza dell’attuale Concorde Agreement. Szafnauer non esclude, però, un debutto anticipato nel 2028 o 2029, qualora le circostanze lo permettano. “Il momento ideale per debuttare sarà con il nuovo regolamento motori nel 2030”, ha spiegato. “Ma se il processo di selezione dovesse partire prima, vogliamo farci trovare pronti”.
È bene rammentare che non è la prima volta che Szafnauer parala di un suo ritorno in Formula 1. È una strada che ha già provato in passato, quando si è lavorata la candidatura Andretti. Ma la volontà e i capitali potrebbero non bastare poiché, anche se le norme attuali FIA prevedono le 24 auto in griglia, c’è sempre da convincere i membri del Patto della Concordia, ossia team e rappresentanti di Liberty Media. E questo, come dimostrato dalle peripezie affrontate da Cadillac, è lo scoglio pi difficile da aggirare.
Nel frattempo si registra la volontà del gruppo capeggiato dall’ex Alpine e, come si usa dire, se son rose fioriranno. Il tempo c’è e nei prossimi 5 anni si può trovare un’intesa che oggi sembra comuque difficile da raggiungere.
Crediti Foto: Alpine