Oscar Piastri: fare da vittima sacrificale è un’assicurazione per il futuro

Considerazioni sparse sul momento di Oscar Piastri, pilota della McLaren, relegato al ruolo di seconda guida. Azzardo o necessità?

Dopo le numerose polemiche derivate dalle famigerate “papaya rules” durante il Gran Premio d’Italia a Monza, che hanno complicato la corsa al titolo di Lando Norris, a causa dell’attacco fulmineo alla Variante della Roggia da parte del suo compagno di squadra Oscar Piastri, la situazione in McLaren è diventata delicata. In seguito, la vittoria della gara è andata alla Ferrari di Charles Leclerc, grazie a una magistrale gestione delle gomme hard.

Non è mancata la battuta di scherno da parte di Helmut Marko, che ha “ringraziato” la McLaren per la sportività tra i suoi piloti. Sembra che la scuderia di Woking abbia da allora accantonato queste “regole d’ingaggio”, concentrandosi sulla lotta di Norris per detronizzare Max Verstappen dalla vetta della classifica.

Il rischio preso da Piastri a Monza non ha dato i frutti sperati. Il talento australiano ha indirettamente danneggiato prima Norris e poi la stessa scuderia, che puntava a un 1-2 in Italia ma si è dovuta accontentare dei gradini più bassi del podio.

Piastri ha pagato caro “l’errore” – o per meglio dire l’azzardo – commesso a Monza e il team principal, l’italiano Andrea Stella, ha preso la decisione di dare priorità non solo al mondiale costruttori, ma anche a quello piloti.

Al prossimo Gran Premio dell’Azerbaijan, sul circuito cittadino di Baku, sulle sponde del Mar Nero, potrebbe partire l’assalto definitivo alla testa della classifica, con Norris distante 62 punti da Verstappen e ancora 8 Gran Premi, 3 Sprint Race e i punti bonus dei giri veloci a disposizione.

McLaren Papaya Rules
Lando Norris viene attaccato e superato da Oscar Piastri alla Variante della Roggia, GP Italia 2024

McLaren: Oscar Piastri al servizio di Norris è un’assicurazione per il futuro

La relegazione a “seconda guida” di un pilota talentuoso come Piastri, potenziale campione del mondo, può sembrare indigesta a molti fan e appassionati. Tuttavia, se l’australiano accettasse di fare un passo indietro favorendo il compagno di squadra nella lotta al titolo, potrebbe, nei prossimi anni, fare tre passi avanti e guadagnarsi una chance per il mondiale piloti.

Piastri è parte di un progetto più ampio e la McLaren ha obiettivi ambiziosi. Se farà tutto il possibile per aiutare Norris a diventare campione del mondo, la scuderia gli sarà riconoscente.

Oscar Piastri non è una vittima sacrificale in nome del titolo di Norris: é parte integrante della McLaren, e se la squadra vuole tornare a vincere, Piastri non solo aiuterà il suo compagno di squadra, ma anche se stesso, rafforzando il suo futuro come pilota e potenziale campione del mondo.


Crediti foto: McLaren F1

Exit mobile version