OPA

La Red Bull è sotto assedio. I campioni del mondo sembrano essere nel bel mezzo di un'Offerta di Pubblico Acquisto. Avranno la forza per resistere e ripartire di slancio?

Offerta Pubblica di Acquisto o OPA: esortazione destinata agli azionisti dell’azienda in via di acquisizione a vendere la loro quota da parte di chi presenta l’offerta. Forzando il parallelo, lo specifichiamo in favore degli esperti di materie finanziarie che potrebbero lecitamente puntualizzare, è quanto sta accadendo in Red Bull.

Milton Keynes è sotto attacco. Non solo in pista dove è pressata da una Ferrari garibaldina, ma soprattutto nelle figure di spicco del team che sono entrate nelle brame quasi morbose dei concorrenti. Adrian Newey l’oggetto dei desideri di molti, Ferrari e Aston Martin su tutti.

Max Verstappen, altra punta di diamante di un’equipe che non sa far altro che vincere, pressato in maniera quasi asfissiante da Toto Wolff e dalla Mercedes.

Ma non finisce qua. L’Horner-Gate sta prestando il fianco ad una serie di offerte che nei prossimi mesi potrebbero indebolire fatalmente un sodalizio che ha fatto della compattezza interna un credo operativo quasi dogmatico.  

Adrian Newey - Oracle Red Bull Racing
Adrian Newey , direttore tecnico team Oracle Red Bull Racing

L’OPA: tutti vogliono un pezzo della Red Bull

Che in Red Bull si stia conducendo, ora con toni pubblici meno accesi, una lotta di potere tra l’ala thailandese e quella austriaca è un dato di fatto che le smentite rituali non riescono a nascondere. Sono proprio gli europei che sarebbero stufi degli ultimi accadimenti.

Cosa che li starebbe inducendo a mollare la Formula Uno per concentrarsi sulle sponsorizzazioni nel mondo del calcio e dell’hockey attraverso una fondazione creata in passato da Dietrich Mateschitz. 

Le indiscrezioni sono state lanciate dalla testata tedesca F1-Insider solitamente bene informata delle cose che si muovono nella scuderia che fu di Mateschitz. Il primo a mollare la ciurma sarebbe Helmut Marko, già a fine anno. A ruota direbbe addio anche Max Verstappen che prenderebbe la via di Brackley.

Ma non è finita qua. Toto Wolff, che ha capito che serve una svolta tecnica per riportare la Mercedes al centro del villaggio della Formula 1, sta puntando, per completare l’OPA sulla Red Bull, nientepopodimeno che Pierre Waché, quello che per molto tempo è stato l’oggetto dei desideri della Ferrari e che sarebbe stanco di vivere nell’ombra di Newey.

Adrian che, in questo rimescolamento senza precedenti, potrebbe davvero finire alla Aston Martin perché segnato dalla querelle che vede protagonista quel Christian Horner col quale non si prenderebbe più.

Red Bull – Pierre Waché e Adrian Newey

Una partenza di “secondo piano” potrebbe aver avviato l’effetto domino. Lee Stevenson, capo meccanico che ha lavorato con Verstappen fino al 2021, ha accettato l’offerta della Audi. Un passaggio normale in una F1 col mercato sempre aperto ma che viene letta diversamente stante il contesto attuale.  

Ciò che si riscontra è che Red Bull è letteralmente sotto assedio. Le regole aerodinamiche e motoristiche del 2026 sembrano fatte apposta per bloccare lo slancio del team. A ciò si aggiunge l’autolesionismo di chi, forse credendosi troppo forte e invincibile, ha iniziato una lotta intestina che rischia di sgretolare un forte che per anni è sembrato inattaccabile. 

Nei prossimi mesi il quadro sarà più chiaro, ma di questo passo le prestazioni rischiano di risentirne. Perché avere tecnici di primo livello con la testa altrove è davvero un gran problema.


Crediti foto: Oracle Red Bull Racing

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